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Chiantissimo. San Casciano e le terre magiche del Chianti rinascono attraverso l’arte contemporanea

Antonello Ghezzi, Segnaletica per sognatori, 2021, tecnica mista su carta. Progetto per Chiantissimo, Torre dell’Orologio, San Casciano in Val

La grande arte contemporanea approda nella meravigliosa terra del Chianti. Chiantissimo. Contenitore di Arte Contemporanea è il progetto di arte pubblica -ideato dall’Associazione Accaventiquattro Arte- che vuole esprimere al massimo grado le qualità e le potenzialità di un territorio iconico e celebre in tutto il mondo. Il Chianti diventa un vero e proprio Contenitore di Arte Contemporanea attraverso il quale la forza immaginativa dell’arte nelle sue molteplici manifestazioni, per attivare nuove sinergie, sollecitazioni visive e di pensiero innestando dialoghi inediti tra architettura e paesaggio, la storia del luogo e i linguaggi della contemporaneità. La prima edizione, dal 5 giugno al 5 settembre 2021, è a cura di Davide Sarchioni.

San Casciano rinasce attraverso l’arte contemporanea per creare nuovi spazi di riflessione e sognare un futuro possibile.

Il cuore pulsante di Chiantissimo è la piccola cittadina di San Casciano in Val di Pesa ubicata nella zona del Chianti Classico, il cui territorio popolato da antiche pievi, ville e castelli, ricco di bellezze paesaggistiche e ambientali, di stratificazioni storiche segnate dal passaggio di personaggi illustri, si apre costantemente alla scoperta del nuovo pur rimanendo consapevole delle proprie radici: un territorio che sa coniugare la tradizione con l’innovazione riuscendo a conservare i propri valori, ma  aggiornandoli al mutare dei tempi; capace sia di ospitare i grandi maestri del passato (da  Ambrogio Lorenzetti, Coppo di Marcovaldo a Simone Martini) come di accogliere le opere di importanti artisti contemporanei.

“San Casciano –spiega Roberto Ciappi, Sindaco di San Casciano in Val di Pesa– è un territorio genuino caratterizzato dal lavoro della terra con i suoi prodotti di alta qualità come il vino e l’olio, ma anche dall’alto livello culturale degli artisti che hanno lasciato un’impronta e hanno contribuito alla sua bellezza. San Casciano è in sinergia con l’arte, sia con quella antica che con le forme più contemporanee, ed è un centro di sperimentazione e di contaminazione tra antico e contemporaneo, aperto ai nuovi linguaggi. Sperimentare, innovare significa trovare nuove direzioni, tra queste la cultura contribuisce a creare nuovi percorsi, sia per chi vive la città sia per i visitatori.”

San Casciano ha da sempre un forte rapporto con l’arte contemporanea testimoniato dalla presenza delle opere monumentali di Mauro Staccioli, Roberto Barni e di Mario Merz, la cui figura archetipica di un cervo, che si erge solenne sulle antiche mura ed è abbinata alla progressione numerica di Fibonacci in neon azzurro, è diventata uno dei simboli della città.

Un  legame con l’arte che Chiantissimo vuole rinnovare presentando alla sua prima edizione le installazioni inedite di 4 artisti invitati a rileggere alcuni dei luoghi chiave del centro storico: Antonio Barbieri, Antonello Ghezzi, Simone Gori e Matteo Nasini.

Gli artisti hanno effettuato diversi sopralluoghi per conoscere le tradizioni e la storia, le specificità e le eccellenze del territorio, trovare la giusta ispirazione e realizzare i propri interventi. Ne è scaturito un percorso variegato tra le vie e le piazze del centro storico, quale rivisitazione inedita dello spazio urbano che avvia una peculiare dialettica tra le opere e il contesto in cui si inseriscono.

Pur nella diversità delle tecniche e dei linguaggi, ogni opera condivide un’ispirazione comune legata alla dimensione del sogno, alla fiaba e alla fantascienza e diventa un dispositivo immaginativo in grado di generare mondi ulteriori, ma ben radicati nella realtà di cui ne costituisce la metafora. L’opera riesce così a trovare profonde connessioni con il contesto storico e sociale del luogo ricercando uno scambio attivo e interattivo con il pubblico.

Antonio Barbieri (Rho, 1985) è intervenuto nell’anfiteatro di Piazza Samonà collocando una delle sue creazioni  ibride in un’aiuola circolare per sopperire ad una mancanza estetica in grado di riqualificare l’intero contesto. Il duo Antonello Ghezzi (fondato nel 2009 da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi) ha ideato un progetto site-specific per l’antica Torre dell’Orologio in Piazza Pierozzi, articolato in tre momenti distinti, ma complementari, un sistema segnaletico dedicato a chi non rinuncia a sognare. Simone Gori (Firenze, 1986) si è appropriato dell’iconica Torre del Chianti per far vivere al fruitore un’esperienza inaspettata e immergerlo nella dimensione dell’immaginario dove tutto è possibile. Matteo Nasini (Roma, 1976) ha concepito un lavoro tessile, ispirato al mondo delle fiabe, che discende  dalla torre del Teatro Niccolini per raccontare una nuova storia, esortando il pubblico a  tornare a pensare e a tramandare, a creare e a sognare.

Negli spazi del Museo Giuliano Ghelli sarà inoltre allestita la mostra Chiantissimo, dove le opere di ciascun artista invitato dialogheranno con la collezione permanente di arte antica. Per l’occasione, l’opera The end of second act di Perino & Vele, che venne realizzata per il progetto Tusciaelecta nel 2007, sarà ricollocata sulle antiche mura tornando a far parte del circuito di arte pubblica di San Casciano.

CHIANTISSIMO

Contenitore di Arte Contemporanea

I Edizione

5 giugno – 5 settembre 2021

Artisti: Antonio Barbieri, Antonello Ghezzi, Simone Gori, Matteo Nasini.

A cura di: Davide Sarchioni

Inaugurazione: Sabato 5 e Domenica 6 giugno 2021, Museo Giuliano Ghelli, Via Lucardesi 6 o Via Roma 37, San Casciano in Val di Pesa (FI)

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