Cambi torna a infiammare il rostro. I nuovi appuntamenti, che andranno in scena a Castello Mackenzie, sede d’eccellenza della casa d’aste, si susseguono dal 15 al 17 giugno: antiquariato, dipinti antichi, scultura e oggetti d’arte.
Antiquariato, 15 giugno
Protagonista dell’incanto è Villa Bucci-Errani in Faenza, da cui provengono più di 300 lotti proposti in asta. A collezionarli, un tempo, è stato Deo Errani, leader dell’azienda fiorentina Cisa e grande appassionato d’arte.
Inizialmente interessato agli arredi francesi Luigi XVI, i suoi acquisti si concentrano successivamente sul secolo d’oro dell’arte veneziana settecentesca, tra cui la Grande specchiera in legno dorato e vetro della manifattura Briati di Murano (stima: 80.000 – 120.000 euro), mobili intarsiati e laccati della migliore qualità, e lampadari in vetro soffiato.
Tra i top lot della tornata troviamo anche un Grande mobile a due corpi in radica di noce con filettature in metallo, del secondo quarto del XVIII secolo, proveniente da Venezia (stima: 30.000 – 40.000 euro), e un’Importante coppa rinascimentale veneziana, con coperchio in rame sbalzato, smalti policromi e lumeggiature in oro del XVI secolo (stima: 30.000 – 40.000 euro).
Ci sono anche alcuni importanti dipinti, come il Polittico attribuito a Davide Ghirlandaio, Madonna in trono e quattro santi (San Pietro, San Paolo, Santa Lucia, Santa Cristina di Bolsena) (stima: 40.000 – 60.000 euro) e le Tavolette a fondo oro di Jacopo del Casentino: San Giovanni Battista (stima: 20.000 – 25.000 euro) e Sant’Orsola (stima: 20.000 – 25.000 euro).
Dipinti antichi, 16 giugno
Nell’asta dedicata ai Dipinti antichi troviamo 250 lotti capaci di spaziare tra scene religiose e vedute paesaggistiche, passando per le nature morte. É di afflato mitologico il top lot del catalogo. Teti nella fucina di Vulcano di Antonio Balestra, tra chiaroscuri drammatici e drappi volteggianti, è stimato € 40-50 mila. Grigia e vaporosa la Veduta della Chiesa della Salute a Venezia di William James. Uno scorcio dalla particolare tavolozza cromatica: stima € 30-40 mila. Riconducibile alla Scuola napoletana del XVII secolo, una Maddalena Penitente (€ 30-40 mila) sembra celare un velo di erotismo. Lo stesso che è sicuramente presente nel Trionfo di Galatea di Nicolò Bambini detto il Cavalier Bambini. Stima € 40-50 mila. Per densità di personaggi e stile grottesco si distingue Il processo al gatto (stima € 30-40 mila) del Maestro della Fertilità dell’Uovo (XVII-XVIII secolo). Un accavallarsi di figure su sfondo nero degno di Hieronymus Bosch. Da segnalare inoltre due Natura morta con vaso di fiori: entrambe realizzate da Paolo Porpora, entrambe stimate € 30-40 mila.
Scultura e oggetti d’arte, 17 giugno
Il top lot della giornata è il Busto in terracotta dipinta di Sant’Antonio Abate (stima: 25.000 – 30.000 euro). Tra gli altri pezzi in asta, ricordiamo la raffinata Coppia di busti in bronzo di Vitellio e Augusto (stima: 10.000 – 12.000 euro), probabilmente parte di una serie raffigurante tutti gli imperatori romani, e il San Giovanni Battista creato da uno scultore gotico d’Oltralpe del XIV-XV secolo (stima: 8.000 – 10.000 euro).
Il pomeriggio continuerà con l’asta SCULTURA DEL XIX-XX SECOLO, una selezione di opere scultoree dell’Ottocento: Francesco Messina, Vincenzo Gemito, Giuseppe Grandi, Antonio Maria Morera sono solo alcuni dei nomi presenti in catalogo. Tra i lotti più interessanti troviamo i bronzi di Francesco Messina raffiguranti Edda Mussolini e Galeazzo Ciano su basi in porfido e marmo nero (stima: 25.000 – 30.000 euro) e la Mucca scolpita dal’artista Rembrandt Bugatti (stima: 20.000 – 25.000 euro), terzo figlio
di Carlo Bugatti e Teresa Lorioli, fratello minore di Ettore Bugatti – fondatore dell’omonima casa automobilistica – e nipote di Giovanni Segantini. In catalogo è presente un gruppo di opere firmate Vincenzo Gemito, tra cui spicca la Venere con anfora (stima: 12.000 – 15.000 euro), e una raccolta di pezzi dello scultore Antonio Maria Morera, di cui citiamo La Primavera, un bassorilievo in marmo statuario (stima: 2.500 – 3.000 euro). Meritevole di attenzione è anche il Beethoven giovinetto di Giuseppe Grandi, il grande scultore esponente della scapigliatura lombarda (stima: 8.000 – 10.000 euro).
Da venerdì 11 giugno a lunedì 14 sarà inoltre possibile visitare l’esposizione delle opere presso la sede genovese della casa d’aste (dalle 10.00 alle 19.00).