La passione per gli Old Master, lo sappiamo, è inesauribile. Lo conferma l’incanto con cui Lempertz ha battuto, nella giornata di ieri 8 giugno 2021, la Venere di Palma il Vecchio alla ragguardevole cifra di 740.000 €.
Che l’opera fosse fuori dal comune ce ne si era accorti settimane fa, quando Lempertz ne aveva annunciato l’eccezionale vendita. Ora abbiamo la controprova del mercato, che ha incoronato la Venere di Palma il Vecchio come uno dei lotti più pregiati dell’anno. Sono serviti 740.000 € per aggiudicarsi il dipinto. Un pezzo unico, registrato nelle collezioni più illustri – tra cui quella di Sir Paul Getty – ed esposto in importanti istituzioni come la Royal Academy di Londra e l’Istituto Courtauld.
Una raffigurazione complessa, che affonda nel mito per superarlo, rinnovandosi in una veste iconografica dalle importanti ripercussioni contenutistiche. In particolare si fa riferimento all’approccio innovativo con cui il testo neoplatonico Hypnerotomachia Po liphili del 1499 ha analizzato la figura della Dea della bellezza.
Se viene conservata la posizione dormiente di Venere, la vera svolta risiede nel fatto che la Dea è completamente sottratta alla cornice narrativa e in totale distacco dalla sua tradizionale rappresentazione. Così facendo Palma il Vecchio ribalta la classica dinamica di avvicinare la contemporaneità al mito, provando invece ad operare l’operazione inversa. Senza contesto narrativo, infatti, Venere sembra perdere le connotazione tipiche della sua figura ed è ora libera di assumere nuove e inaspettate forme. Come, ad esempio, quelle della sposa. L’aggiunta di elementi come la pettinatura di perle, gli anelli nuziali e il velo – allegoria della donna che offre la sua purezza – e il suo sguardo verso l’esterno e in particolare a suo marito e committente – la portano al XVI secolo invece di limitarla alla mitologia lontana.
Tra le altre aggiudicazioni, un volto di Cristo della scuola fiamminga del XVI secolo – partendo da una stima tra i 4.000 e 6.000 € – ha raggiunto l’incredibile risultato di 112.500 €. Un mazzo di rose e tulipani in vaso di porcellana cinese su base oro dipinto da Jan Brueghel il Giovane ha raggiunto il risultato di 125.000 €.
Tra i vecchi Maestri italiani spicca la Madonna col Bambino di Corrado Giaquinto (aggiudicata per 100.000 €), una tela probabilmente di devozione privata che cattura per la tenerezza dell’abbraccio della madre e del bambino.
Il suggestivo Paesaggio costiero protagonista dell’opera di Jan van Goyen ha raggiunto invece il risultato di 193.750 €.
Per tutti gli appassionati dei maestri antichi e dell’Ottocento, Lempertz organizza un’asta online fino a domenica 13 giugno. 157 opere con stime fino a 15.000 € che comprendono tele e tavole di piccoli maestri, di autori ancora da identificare e interessanti copie d’epoca. Soggetti religiosi si intrecciano ad eleganti ritratti, paesaggi e nature morte che coprono un arco temporale dal tardo rinascimento al romanticismo. Il top lot con una stima compresa tra 12.000 e 15.000 € è una scena galante italiana di Filippo Falciatore, artista attivo a Napoli e dintorni e autore di numerosi affreschi in palazzi nobili e chiese, ma anche di scene di genere umoristico come l’opera presente in asta.