Grazie alla Fondazione Malvina Menegaz dal 30 giugno l’opera si aggiunge al percorso permanente della più ampia collezione al mondo dedicata alla ceramica. Un progetto nato da una residenza dell’artista Mario Airò a Castelli (TE), storico centro di produzione della maiolica in Italia.
“Modellare l’acqua” (2020) di Mario Airo è entrata a fare parte della collezione permanente del MIC di Faenza. Il 29 e 30 giugno è stata allestita alla presenza dell’artista e finalmente è visibile all’interno del percorso permanente del Museo grazie alla donazione della Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture di Castelbasso.
Il progetto, a cura di Simone Ciglia, è stato promosso infatti dalla Fondazione Menegaz, realizzato con il sostegno dell’Italian Council (6 Edizione, 2019), programma di promozione dell’arte contemporanea nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e Attività Culturali e per il Turismo.
In questa installazione, Airò utilizza per la prima volta la ceramica, reinterpretando la tradizione castellana per plasmare un motivo naturale: l’acqua e il suo scorrimento naturale come se fosse una fontana. L’installazione riproduce idealmente l’alveo di un fiume, scomposto in singoli elementi costituiti da archetipi della ceramica di Castelli (piatti, tazze, brocche) in cui il suono dello zampillio dell’acqua è parte fondamentale dell’opera.
Modellare l’acqua è stato presentato per la prima volta spazio Bazament di Tirana (27 febbraio – 22 marzo 2020), preceduto da un calendario di attività quali un laboratorio di ceramica presso l’Università POLIS e un talk con l’artista e il curatore (in collaborazione con Harabel Contemporary Art Platform).