Suoni da un’altra stanza è la mostra che celebra i vent’anni di attività della galleria Vistamare, a cura di Alessandro Rabottini e al pubblico fino al 26 novembre 2021, a Pescara. Ciascuna sala della sede abruzzese ospita un dialogo tra le opere di due artisti, all’interno di un percorso pensato come il racconto tanto di rapporti sedimentatisi nel tempo quanto di corrispondenze suggerite per la prima volta in quest’occasione.
Mario Airò, Rosa Barba, Anna Franceschini, Linda Fregni Nagler, Bethan Huws, Mimmo Jodice, Joseph Kosuth, Armin Linke, Polys Peslikas, Haim Steinbach, Ettore Spalletti e Jan Vercruysse sono le artiste e gli artisti che, negli anni, hanno definito la storia della galleria e contribuito a delinearne orientamenti e visione. La mostra nasce dall’idea che la storia di una galleria non sia soltanto la storia delle mostre che si sono avvicendate nei suoi spazi ma anche, e soprattutto, la storia delle relazioni che una galleria ha costruito e nutrito nel tempo tra gli artisti, il suo pubblico, i collezionisti, i critici e i curatori, il contesto locale e quello internazionale, e le molte altre persone che, sia a livello personale sia professionale, sono entrate nell’orbita di questo luogo dedicato all’arte.
Suoni da un’altra stanza, a cura di Alessandro Rabottini, nasce dal desiderio di festeggiare i vent’anni appena trascorsi focalizzando l’attenzione dalla dimensione individuale alle dinamiche di relazione e di dialogo, con l’intento di raccontare alcuni passaggi della storia della galleria come momenti di condivisione, amicizia e comunanza di intenti.
Vistamare inaugurò nel 2001 con Camera Italia, una mostra a cura di Giacinto Di Pietrantonio che, attraverso sale monografiche, celebrava lo spazio della stanza come una dimensione che ha caratterizzato profondamente la storia dell’arte italiana, dagli affreschi di Pompei fino a una concezione totalizzante degli ambienti che corre dal Futurismo fino a Lucio Fontana.