Prada presenta Sturm&Drang Preview Services, progetto espositivo organizzato con il supporto di Fondazione Prada, in scena dal 22 luglio al 26 novembre 2021 a Prada Aoyama Tokyo.
A cura di Luigi Alberto Cippini (Armature Globale), Fredi Fischli e Niels Olsen (gta exhibitions, ETH Zürich), Sturm&Drang esplora le pratiche, le esperienze e gli ambienti legati alla Computer-generated imagery (CGI) con l’obiettivo di svelare la complessità della modellazione al computer e analizzare l’attuale produzione di immagini e il loro impatto sulla nostra percezione quotidiana.
Sturm&Drang Preview Services si concentra sui processi preliminari non digitali utilizzati nella modellazione computerizzata e ricostruisce, attraverso tecnologie materiali, una serie di ambienti – rielaborati criticamente dallo studio di architettura e urbanistica Armature Globale – che fanno parte dell’analisi del progetto nella sua interezza.
La mostra non si concentra sul prodotto finale, ossia le immagini digitali, ma è un insieme di ambienti e scenari rappresentativi di spazi reali o immaginari in cui la CGI è ideata, testata e prodotta. Tra questi, una stanza ispirata al Cheap Hotel di Chiba, luogo fittizio descritto nel celebre romanzo di fantascienza Neuromancer (1984) di William Gibson, in cui il protagonista si collega al cyberspazio.
L’esposizione esplora poi come i modelli in polistirolo, le strutture fai da te per i motion studies e gli scenari museali possano mettere in discussione le modalità di rappresentazione dal vivo se privati del significato contemporaneo di creazione di immagini e ingegneria, come il disegno 3D assistito al computer, il live-rendering e la postproduzione.
Sturm&Drang Preview Services fornisce così un punto di vista critico per comprendere ambienti e strutture sociali all’interno di uffici creativi e aziende tecnologiche e di software, attraverso la contrapposizione di materiali grezzi e immagini ad alta risoluzione. Il progetto mette anche in discussione i concetti di autorialità e soggettività, presentando modelli e moduli architettonici frutto della collaborazione con gli studenti e i ricercatori dell’ETH.