Prima di essere offerto all’asta il 21 ottobre, Big John, lo scheletro di un triceratopo gigante risalente a 66 milioni di anni fa, sarà esposto in Piazza Unità d’Italia a Trieste, dal 30 luglio al 1° agosto 2021.
Stimato tra 1.200.000 e 1.500.000 euro, Big John, lo scheletro di un triceratopo gigante è al centro della quinta edizione dell’asta Naturalia organizzata da Drouot (dal 18 al 20 ottobre 2021), casa d’aste di Parigi. Queste vendite, che presentano ogni anno le curiosità naturali più meravigliose ed esteticamente rilevanti, sono già state teatro in passato di offerte milionarie per esemplari di dinosauri: due allosauri venduti per 1,4 milioni di euro (2018) e 3 milioni di euro (2020) e un diplodocus venduto per 1,4 milioni di euro (2018).
L’iconico Triceratopo è caratterizzato dalla forma e dalle dimensioni del suo cranio. Ha un collo grande e possente con una struttura ossea e tre lunghi corni. Questi ultimi, posizionati sopra gli occhi e tra le narici, erano in grado di trafiggere il nemico durante un combattimento, rendendo il Triceratopo una delle specie più temibili dell’era dei dinosauri.
Big John si distingue per le dimensioni eccezionali del suo cranio: 2,62 m di lunghezza per 2 m di larghezza. Le due corna più grandi dell’animale sono lunghe 1,1 m e larghe più di 30 cm alla loro base, ciascuna in grado di sopportare una pressione di 16 tonnellate. L’esemplare presenta inoltre una lacerazione sulla corona ossea, la quale indica che Big John è stato ferito in un duello con un altro triceratopo più piccolo. Questi combattimenti violenti occorrevano durante la vita di questi animali, probabilmente per ragioni di
difesa territoriale o di corteggiamento.
Big John viveva in Laramidia, un continente insulare che si estendeva dall’attuale Alaska al Messico. Morì su un’antica pianura alluvionale – l’attuale formazione di Hell Creek (Sud Dakota, USA) – permettendo al suo scheletro di essere conservato nel fango, in un sedimento privo di qualsiasi attività biologica.
Nel maggio 2014, le ossa fossilizzate sono state scoperte dal geologo Walter W. Stein Bill, con lo scavo completato nell’agosto 2015. Nell’ottobre 2020, le ossa, ancora avvolte nella roccia, sono arrivate a Trieste, nel laboratorio Zoic. Specializzato nel restauro di esemplari preistorici fin dalla sua creazione quarant’anni fa da parte di Flavio Bacchia, il laboratorio ha già dato nuova vita a due dei quattro più importanti Triceratopi scoperti e ora esposti in musei internazionali: Cliff, al Boston Museum of Science, e il suo “cugino” al Gwacheon National Science Museum in Corea del Sud. Ancora una volta, il team di geologi e preparatori ha speso migliaia di ore di minuzioso lavoro per estrarre, pulire, restaurare e catalogare ogni osso fossilizzato per ricostruire lo scheletro dell’animale.
Big John, completo a più del 60% e con un cranio completo al 75%, è allo stesso tempo un miracolo della natura che un’opera d’arte.
La posizione scelta per presentarlo è stata ispirata dalla famosa scultura Wall Street Bull di Arturo Di Modica, il toro in bronzo installato davanti alla Borsa di New York.