Michele Bazzoli (1996), Emanuele Caprioli (1993) e Stefano De Paolis (1992): sono questi i protagonisti di Moon Scale, mostra collettiva curata da Andrea Lacarpia e ospitata nel nuovo spazio milanese della Galleria Arrivada fino al 2 agosto 2021. Il trittico di artisti mette a confronto le proprie ricerche artistiche che, pur essendo eterogenee tra loro per quanto riguarda medium e significati, vedono come comun denominatore una certa attitudine nel privilegiare la scala di colori del grigio come filtro espressivo. Da qui il titolo della mostra che grazie al gesto curatoriale di Lacarpia non evidenzia solo le diversità tra le opere bensì offre a queste ultime la possibilità di instaurare un armonioso dialogo trasversale sia con lo spazio che tra di loro.
Le sculture di Michele Bazzoli, una grande in acciaio e altre di dimensioni ridotte in ceramica, fanno sperimentare all’osservatore il valore dei vuoti, mostrandosi come moduli industriali o reticolati svuotati e talvolta piegati, riflettono l’idea di abbandono contemporanea.
Emanuele Caprioli irrompe silenziosamente in mostra con delle fotografie tratte dall’archivio personale che, grazie alla traslazione dall’’analogico al digitale, sono state modificate permettendo all’artista di inserire accanto all’immagine di se stesso bambino una serie di disegni zoomorfi che richiamano ed enfatizzano ulteriormente il mondo fantastico infantile. Evidentemente la ricerca di Caprioli nasce dalla necessità di porsi in contatto, moralmente ed emotivamente, con tutto ciò che ha inciso e definito la sua infanzia ed è così che l’ultima sala della mostra culmina con un’istallazione autobiografica che vede una lanterna di vetro soffiato, sapientemente dipinta con del materiale trasparente, girare su stessa e riflettere sulle pareti della stanza delle figure quasi ancestrali di animali che danno vita ad un ambiente tra l’onirico e l’ipnotico ma sempre dal carattere familiare e fantastico.
Infine Stefano De Paolis arricchisce l’esposizione con i suoi disegni dal tratto leggero, quasi impercettibile, realizzati a grafite e con la punta d’argento. Il suo immaginario visivo mischia fantascienza a svariati elementi architettonici facendo emergere sulla tela visioni di una razionalità perturbante e lineare.
La mostra è visitabile tutti i lunedì dalle 16.00 alle 20.00, mentre per quanto riguarda gli altri giorni della settimana è possibile recarsi in galleria prendendo prima un appuntamento.