Fino al 12 settembre c’è tempo per presentare un progetto fotografico e partecipare al Premio Amilcare G. Ponchielli che è arrivato alla 17esima edizione. È un premio speciale, lanciato dal GRIN, il Gruppo Redattori Iconografici Nazionale, cioè i photo editors e dedicato al ricordo di Amilcare G.Ponchielli, il primo photo editor nel panorama italiano che nei giornali in cui ha lavorato, da Amica a Max e a Sette, ha sempre sostenuto il valore e il potere informativo della fotografia.
Un premio unico nel suo genere perché i progetti che arrivano – e sono circa 200 per ogni edizione – vengono selezionati da occhi esperti, allenati e competenti, occhi di photo editor, abituati a visionare e a valorizzare portfoli per giornali cartacei e on line, agenzie o libri, a dispensare consigli e suggerimenti ai fotografi, a commissionare ritratti e reportage e a organizzare mostre ed eventi dove la fotografia svolge un ruolo da protagonista.
Nelle diverse sessioni di giuria del GRIN, scorrono straordinarie narrazioni fotografiche. Ed è sempre difficile arrivare a quella rosa di 15 lavori da consegnare alla giuria finale, presieduta per ogni edizione da un direttore di quotidiano o periodico. Arduo scegliere perché le storie belle, complete e avvicenti sono sempre molte di più di 15.
E quest’anno il Presidente sarà Barbara Stefanelli, Vice Direttrice Vicario del Corriere della Sera.
Passano conflitti e teatri di guerra, racconti di disagi intimi, diari personali, reportage di denunce sociali, storie di memoria, di spiritualità e di bellezza o visioni più creative ed estetiche rispetto al puro fotogiornalismo. La fotografia riflette con chiarezza e profondità il bene e il male della nostra epoca contemporanea.
Per il GRIN la fotografia italiana è un asso vincente, una scommessa e una sfida costanti e un modo per mostrare al mondo con questo Premio la ricchezza, la ricerca, la sperimentazione e il talento di tantissimi autori. Ed è anche un modo per riconoscere le nuove tendenze di stile e di racconto.
E così il Premio Amilcare G. Ponchielli che sembra rappresentare l’unico esempio di premio in Europa, istituito da un consesso di photo editor, può varcare i confini nazionali ed esportare la nostra eccellente cultura fotografica.