![](https://artslife.com/wp-content/uploads/2021/08/IMG-20210726-WA0025-703x1000.jpg)
Ancora pochi giorni, fino al 7 agosto, per visitare “Le forme del colore” a Palazzo Gallone, Tricase. Una mostra di sette artisti che dipingono il colore, lo tessono, lo riscaldano, lo ordinano geometricamente, lo scorrono, gli donano una vita libera e indipendente. Questa mostra, curata e coordinata da Tancredi Hertzog e Mathilde Le Coz, è un cenno a uno dei dibattiti più divisivi della storia dell’arte sul primato della linea o del colore. Le forme del colore è una mostra in cui il colore prende forma e la forma è solo colore.
Le opere di cinque giovani artisti e di due dei loro predecessori (Leonardo Cremonini e Régis Deparis) illustrano vari possibili rapporti con il colore ma anche con la forma e la figura che ne nasce. Si tratta di mostrare, senza barriere e preconcetti – senza l’ambizione di essere esaustivi – la varietà della scena attuale, delle sue radici.
![Le forme del colore](https://artslife.com/wp-content/uploads/2021/08/IMG-20210726-WA0028-1000x750.jpg)
![](https://artslife.com/wp-content/uploads/2021/08/IMG-20210726-WA0024-563x1000.jpg)
LA MOSTRA
Dal secondo dopoguerra fino a poco tempo fa, l’arte figurativa è stata messa in secondo piano dalle istituzioni, i musei, critici, galleristi e collezionisti – considerata come retrograda, antimoderna: l’arte astratta, il minimalismo, l’arte concettuale erano le uniche vie della contemporaneità. Da una decina di anni, si assiste a un ritorno alla figura da parte di molti giovani artisti, stancati dai dogmatismi novecenteschi e dall’impasse del tutto concettuale. Nella nostra epoca “postmoderna”, il concetto di “avanguardia” che ha strutturato l’arte moderna non è più operante: nuove strade si aprono per nuovi stili, nuove estetiche, nuovi racconti.
Ulrike Belloni, dipinge nella tradizione di Velázquez e John Singer Sargent, con pennellate dal vivo che, apposte successivamente secondo la tecnica Sight-size, danno forma al suo soggetto, uno stile naturalistico che contrasta col supporto risolutamente anticlassico utilizzato per dipingere le sue nature morte. Che lo espanda in colature orizzontali o verticali, il colore di Leonardo Cremonini (1925-2010) si allunga nel tempo e diventa un momento di attesa e introspezione. Régis Deparis (1948-2013) invece giungendo in Salento, abbandona il bianco e nero del primo periodo per dipingere con pennellate libere che si dissociano dallo sfondo, ricordando Matisse.
![](https://artslife.com/wp-content/uploads/2021/08/IMG-20210726-WA0029-1000x750.jpg)
Per Luca Rubegni e Garance Matton il colore è come quello dei fauvisti, puro, incandescente, senza compromessi. Ordinato geometricamente, costruisce lo spazio pittorico. Garance Matton crea una pittura “cosa mentale”, di grande potenza plastica, ispirandosi a Hockney come a Piero della Francesca, alla volumetria quattrocentesca come alla virtualità delle immagine digitali. Luca Rubegni gioca con i codici della pittura naïf utilizzando colori profondi, spessi e lisci, per produrre immagini semplici ma monumentali. Crea un alfabeto di motivi elementari come la torre, il minareto o il belvedere che diventano pittogrammi essenziali, raccontandoci la nostra Storia con aura di mistero sospeso.
![Le forme del colore](https://artslife.com/wp-content/uploads/2021/08/IMG-20210726-WA0027-750x1000.jpg)
Ai margini dell’astrazione, il lavoro di Julian Farade, trentenne artista parigino, ci rinvia alla pittura gestuale degli astratti degli anni 1950 e a quella di Basquiat. I suoi colori, dipinti o ricamati, si mescolano e si scontrano creando un bestiario brulicante e abbagliante. Per Melania Toma, giovane artista italiana installata a Londra, il colore figurativo lascia il posto a un colore emotivo, ancestrale, originario, che l’artista riordina per creare nuove mitologie, ma senza il peso della storia.
![](https://artslife.com/wp-content/uploads/2021/08/IMG-20210726-WA0026-563x1000.jpg)
LE FORME DEL COLORE
ULRIKE BELLONI – LEONARDO CREMONINI – RÉGIS DEPARIS
JULIAN FARADE – GARANCE MATTON – LUCA RUBEGNI – MELANIA TOMA
Mostra dal 23 luglio al 7 agosto 2021 – Palazzo Gallone, Tricase
Curatori : Tancredi Hertzog e Mathilde Le Coz – Galleria T&L, Parigi