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Tragedia nell’arte. Muore a soli 49 anni Kaari Upson: psicoanalisi, corpo, ossessione i temi cardini della sua ricerca

Tragedia nel mondo dell’arte. Kaari Upson è morta a soli 49 anni per un cancro. Ad annunciarlo Margot Norton, curatrice del New Museum che ha organizzato una personale dell’artista di base a Los Angeles nel 2017.

“Kaari era una forza della natura e un bellissimo essere umano”, ha detto Jay Jopling della galleria White Cube, che rappresenta Upson. “Il suo lavoro ha infilzato potentemente gli errori del sogno americano”.

 

Influenzata dalla critica della psicoanalisi freudiana e lacaniana, Kaari Upson ha scandagliato la propria biografia per esaminare i traumi psicologici che spesso derivano dalla propria (e altrui) delusione per l’impossibilità di raggiungere certi ideali culturalmente imposti.

Questa delusione si materializza nei suoi disegni, sculture e performance come una perdita di informazioni che avviene quando un oggetto o un’idea è tradotto in un altro stato: fuso, per esempio, o dipinto. Kaari Upson era inoltre diventata famosa per The Larry Project (2007-2012), un’ambiziosa serie di opere con cui ha esplorato l’identità di uno sconosciuto, un vicino dei suoi genitori. Le opere tratte dalla sua indagine quasi ossessiva di ‘Larry’ includono installazioni di grandi dimensioni, dipinti, disegni e videoperformance in cui l’artista si cala negli archetipi femminili sessualizzati che Larry oggettificava.

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