Otto statue monumentali nelle piazze cittadine, oltre cento opere per la mostra indoor, dodici artisti in residenza, al lavoro da oltre un mese per realizzare le loro creazioni. Lucca Biennale Cartasia, fino al 26 settembre a Lucca si svolge la decima edizione del più importante evento dedicato alla carta intesa come strumento di espressione artistica e di creatività.
A unire mostra outdoor e indoor sarà il tema “Paura e desiderio”, binomio su cui artisti, performer e designer sono stati chiamati a riflettere per parlare di arte e società attraverso le loro opere. La mostra darà ai visitatori l’opportunità di scoprire il panorama contemporaneo della paper art, tra fascinazione e stupore, perdendosi tra sculture, quadri, opere di design e molto altro. Uno dei simboli più distintivi della Biennale è la sezione Outdoor, con le sue incredibili statue monumentali che caratterizzano LuBiCa fin dalla prima edizione e che anche nel 2021 tornano a impreziosire alcuni degli angoli più suggestivi di Lucca, come Palazzo Pretorio, Porta dei Borghi e le piazze Napoleone, Cittadella, San Frediano, San Francesco, Guidiccioni e Santa Maria.
Gli artisti, arrivati da tutto il mondo, hanno realizzato le loro opere “in residenza”, ospitati per un mese a Lucca dalla Biennale, che ha messo loro a disposizione un laboratorio (la Cavallerizza, a pochi passi dalle mura urbane) e dove hanno a disposizione il materiale, le attrezzature e tutto il supporto necessario per portare a compimento il loro lavoro. Questa occasione permette di mettere a confronto le diverse culture e conoscenze tecniche di ogni artista.
Questi gli artisti arrivati a Lucca quest’anno: l’americana Amber Dohrendwend con la scultura “Sleepw alker” in piazza Guidiccioni; l’architetto e artista indiano Ankon Mitra, vincitore dell’ All-India Gold Medal for Sculpture nel 2018 e del Lexus Design Award for Craft Design nel 2020, con l’opera “The clouds of illusion” (piazzale della Cavallerizza); Claudio Acuña con “First of all, movement” (piazza S. Francesco); l’inglese Emma Hardy con “Risky Rewards” (loggiato di Palazzo Pretorio); Matteo Raciti; Officina Chiodo Fisso con “Hybris”, l’incredibile installazione sospesa a Porta dei Borghi; il duo turco Papier Atelier, composto dall’architetto Türker Akman e dalla sociologa Deniz Yılmaz Akman, con “In-between” (piazza della Cittadella); Sebastian Blomqvist con “Crossing borders” (piazza S. Maria) e, infine, Toma! di María Dolores del Sol Ontalba e Antonio Nardozzi con la loro “The Amazon” (piazza Napoleone).
Le iniziative di Lucca Biennale-Cartasia 2021 saranno anche l’occasione per celebrare il traguardo delle dieci edizioni, a cominciare proprio con la mostra outdoor. Per il decennale, infatti, sarà possibile tornare ad ammirare alcune tra le opere più apprezzate negli anni passati. “Hoodie”, la statua realizzata da Michael Stutz per Cartasia 2016, sarà ricollocata in piazza S. Frediano, dove migliaia di persone si fermarono ad ammirarla e fotografarla cinque anni fa. Una foto di “Hoodie”, un busto di uomo che indossa una felpa con cappuccio (“hoodie” in inglese, appunto), è stato recentemente utilizzato da Apple per lanciare Apple News+, servizio in abbonamento che punta a fornire agli utenti contenuti di qualità come magazine, articoli, giornali e molto altro. Altre due iconiche statue, “Paperman” di James Lake e “Silent Shell, Chaotic Shell” di Eugénie Tazé-Bernard, entrambi esposte nel 2018, troveranno spazio nel cortile nell’ex Museo del fumetto, che quest’anno ospiterà su duemila metri quadrati di superficie la mostra indoor.
Per maggiori informazioni sulla manifestazione:
www.luccabiennale.com