Dopo Franceschini sulla nomina di De Pasquale all’Archivio centrale dello Stato, Montanari attacca la destra sulle Foibe
È un fine estate di grande attivismo e presenza mediatica, quello di Tomaso Montanari, lo storico dell’arte e docente fresco di nomina a rettore dell’Università per stranieri di Siena. Nei giorni scorsi tutti i media hanno riportato il suo affondo rivolto al ministro della Cultura Franceschini, “reo” di aver nominato Andrea De Pasquale a direttore dell’Archivio centrale dello Stato. “Mi sono dimesso dal Consiglio superiore dei Beni Culturali per protestare contro l’arroganza del ministro della Cultura Dario Franceschini e denunciare l’umiliazione di quello che dovrebbe essere il massimo organo tecnico-scientifico del patrimonio“, ha scritto Montanari. La “colpa” di De Pasquale sarebbe a suo dire l’aver accettato la donazione dell’Archivio Rauti alla Biblioteca Nazionale che dirige. E averla annunciata con un comunicato apparso per qualche ora sul sito del ministero, che definiva “statista” Rauti.
Ora il neorettore senese torna a terremotare gli ambienti politici e sociali su un nuovo fronte, difficile da non associare a convinzioni ideologiche. “La legge del 2004”, ha scritto Montanari su Il fatto quotidiano, “che istituisce la Giornata del Ricordo (delle Foibe) a ridosso e in evidente opposizione a quella della Memoria (della Shoah) rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica“. Apriti cielo. Insorgono due senatori della Lega, Rosellina Sbrana e Manuel Vescovi: “Un eccidio definito dal presidente Mattarella ‘un orrore che colpisce le nostre coscienze’. Ancora oggi, però, c’è chi nega, per motivi totalmente ideologici, quanto accaduto. Le gravi considerazioni del Rettore Montanari sono vergognose. La negazione di una verità storica conclamata è quanto meno incompatibile col ruolo di cattedratico. Ci auguriamo siano presi al più presto provvedimenti contro queste dichiarazioni vergognose“.
Questa è la falsificazione
Montanari ha successivamente abbozzata una correzione del tiro delle sue dichiarazioni: “La destra italiana sta equivocando, ci sta marciando, sta inventando tutto. Per fortuna c’è un testo pubblicato. Nessuno nega le foibe, ma è l’uso strumentale, politico che la destra neofascista fa delle foibe che contesto. […] La destra sta ingigantendo le foibe da un punto di vista storico, numerico e soprattutto cerca di equipararla alla Shoah, dopo aver ottenuto una Giornata del Ricordo messa in calendario. La falsificazione storica è aver creato quella giornata in contrapposizione alla Giornata della Shoah. Questa è la falsificazione, l’equiparazione dei due tragici eventi“.
https://twitter.com/tomasomontanari