Sorrentino, Mainetti, Innocenzo, Martone. Alla Mostra del Cinema 2021 ampio spazio anche alla cinematografia italiana
Sarà la febbrile attesa per un evento che arriva dopo un nuovo, sfiancante anno di chiusure “pandemiche”. Fatto sta che la Mostra del Cinema di Venezia che prende il via oggi pare caricarsi di attese davvero importanti. Con un programma inaspettatamente fitto (molte produzioni hanno subito stop o comunque difficoltà) e con molte opere che calamitano le attenzioni di professionisti e pubblico. “Venezia”, ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, a margine della cerimonia di premiazione della 17/a Mostra Internazionale di Architettura, “è sempre stata al centro del mondo e nella ripartenza ha giocato un ruolo straordinario”.
“Quest’anno sarà una grande mostra del cinema, con molti film italiani”, ha aggiunto Franceschini. “È un segnale importante per il cinema italiano e anche un auspicio a ripartire con le sale che tornino ad essere piene e in sicurezza. Partirà una campagna promozionale con i protagonisti tra i più noti del cinema italiano, che hanno girato un cortometraggio per invitare a tornare al cinema. Con le misure di sicurezza – le mascherine, il distanziamento, il green pass – è possibile andare al cinema in sicurezza. Ed è utile ed importante che tutti tornino al cinema. Dopo anni di marginalizzazione, mi pare che in Italia si sia acquisita la consapevolezza che la cultura è centrale anche per la ripresa del Paese, per il ritorno alla crescita. Non a caso nel Recovery Plan sono stanziate risorse molto importanti”.
Ma veniamo al programma. Il titolo forse più atteso, con un battage partito già da diversi mesi, è Dune di Denis Villeneuve. Posti in sala esauriti in un batter d’occhio, non appena dal sito della Biennale è stato possibile prendere i biglietti per i film. Il film fuori concorso con protagonista Timothee Chalamet sarà proiettato in anteprima mondiale in Sala Grande al Lido il 3 settembre, mentre nelle sale in Italia arriverà dal 16 settembre. “La richiesta di biglietti per Dune supera di moltissimo la disponibilità dei posti (che ricordo è ridotta del 50% causa Covid). Sono molto dispiaciuto per la delusione di tanti“, ha commentato il direttore Alberto Barbera via social. Si tratta dell’adattamento cinematografico del best seller di fantascienza di Frank Herbert, che vede fra gli interpreti anche Zendaya, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Jason Momoa, Javier Bardem.
Fibrillazione simile regna anche per Madres Paralelas, di Pedro Almodovar, che aprirà la Mostra del Cinema mercoledì 1 settembre. Protagoniste – in un plot marcatamente “almodovariano” – Penelope Cruz e Milena Smit, nei ruoli di due donne single incinte, che si incrociano in ospedale nelle ore precedono il parto. L’Italia batte un primo colpo giovedì 2 settembre con È stata la mano di Dio, di Paolo Sorrentino, film autobiografico di mood felliniano con l’immancabile ruolo di protagonista per Toni Servillo. Cast stellare – da Matt Damon ad Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck – per The Last Duel, di Ridley Scott, saga medievale tratta dal romanzo di Eric Jager ispirata a fatti realmente avvenuti nel XIV secolo. Occhi puntati anche su The Power of the Dog, nuovo lungometraggio della regista di Lezioni di piano c, protagonista Benedict Cumberbatch.
E poi tanta Italia, come anticipato dal ministro. Con Freaks Out, secondo film del regista di Lo chiamavano Jeeg Robot Gabriele Mainetti, che a distanza di cinque anni ripropone il protagonista Claudio Santamaria. Con America Latina, di Damiano e Fabio Innocenzo (quelli del premiatissimo Favolacce), con protagonisti come Elio Germano, Astrid Casali, Massimo Wertmüller. Ancora con Qui Rido Io, di Mario Martone, dedicato alla vita del grande attore comico e commediografo napoletano Eduardo Scarpetta, interpretato ancora da Toni Servillo con Maria Nazionale. E con Il bambino nascosto, di Roberto Andò, film che chiuderà la mostra, con Silvio Orlando che diventa un maestro di piano.
Non mancano nel programma diversi nomi familiari anche per l’ambito delle arti visive. Come quello di Yuri Ancarani, che presidia la sezione Orizzonti con il lungometraggio Atlantide, con Daniele Barison e Bianka Berényi. O quello dell’immensa Shirin Neshat, autrice con Shoja Azari di Land Of Dreams, film di apertura della sezione Orizzonti Extra, con Sheila Vand e Matt Dillon.
Claudia Coli