“Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo”: fino al 13 febbraio 2021 al Mudec di Milano.
Il meraviglioso viaggio che venne intrapreso dal più rinomato studio creato dal padre del cinema d’animazione Walt Disney (Chicago 1901-Burbank 1966), si racconta al pubblico in questa raccolta di storie che esplorano quello che è stato il processo creativo che ha portato alla nascita di questi capolavori così celebri in tutto il mondo.
L’origine di questi sogni ad occhi aperti viene finalmente mostrato attraverso i primi schizzi creativi, le bozze realizzate a mano per passare infine alla digitalizzazione trasmettendo come solo Disney sa fare, i mondi fantastici dove le emozioni prendono il volo, verso l’isola che non c’è. Fin da piccoli le nostre giornate sono stante scandite dal motivetto di Sebastian della Sirenetta, dalle scorribande del giovane Robin Hood fino al nostro primo amore per Topolino.
Questa mostra a cura della Walt Disney Animation Research Library con la partecipazione di Federico Fieccioni giornalista, storico e critico del fumetto e del cinema d’azione, si propone di esporre il lavoro di creazione e progettazione di quelli che sono stati i nostri compagni d’infanzia più fedeli. Si parte dall’idea del progetto si passa per il processo evolutivo fino ad arrivare alla struttura fondamentale dell’opera che costituisce i famosi capisaldi dell’animazione. La mostra non può che affascinare lo spettatore con i tesori provenienti direttamente dagli Archivi Disney tra cui le storie di Pinocchio, Hercules ma anche i più recenti Frozen-Il regno di ghiaccio, Fronzen-Il segreto di Arendelle e Luca uscito nei cinema e nella piattaforma streaming Disney +, proprio nel 2021. Sono frutti nati direttamente dall’ispirazione proveniente dalle radici fantasiose di questo mondo.
Questa mostra si concentra sul “come nasce un capolavoro” dai primi passi fino al prodotto finale che emoziona ancora oggi i cuori di milioni di spettatori. Un’innovazione anche nel mondo artistico che si ricongiunge con l’animazione per uno spettacolo che merita l’attenzione di tutti. L’evoluzione delle tecniche artistiche si manifesta in bozzetti, fogli preparatori per arrivare al digitale con svolta dell’odierno fotogramma che costella il cinema. Lo spettatore non solo potrà percorrere con gli occhi e con il cuore passi nel proprio passato ma grazie a questa mostra potrà prendere parte attiva creando un suo personale “libretto” dove realizzare il proprio sogno, proprio come fece Walt. Il visitatore diventa un creatore, un artefice di sogni come un artista dell’animazione Disney. Il percorso espositivo fornirà passo dopo passo gli strumenti necessari per creare da una semplice idea una narrazione completa di personaggi bizzarri, ambientazioni surreali e una trama dinoccolata, tre elementi cardine delle favole. Le lancette dell’orologio incespicherebbero se ci trovassimo a un tè con Alice e il Cappellaio Matto, ma era il 1928 quando Topolino comparve accanto alla dolce Minnie nel film d’animazione Plane City creato dal genio di Walt che traccerà la via a storie che hanno ammaliato generazioni di sognatori. Non potranno mancare le canzoni fischiettate del Cantagallo menestrello ad accompagnare la nostra fantasia in questo viaggio artistico. La storia del cartoon viene riscoperta anche attraverso lo studio di abiti e costumi che spaziano tra cenci e vesti sontuose delle principesse. E’ curioso notare come miti, leggende, folklore abbiano influenzato fiabe e favole e abbiano delineato con marchio indelebile i personaggi nella nostra memoria. Queste opere ci aspettano per emozionarci e per regalarci ancora una volta un tuffo nel magico mondo Disney.