L’ultima nota del CTS accoglie i molti appelli giunti prevedendo anche ampiamenti delle capienze per cinema, teatri, sale da concerto
Nessuna limitazione per l’accesso ai musei, dove si raccomanda soltanto di garantire l’organizzazione dei flussi per favorire il distanziamento interpersonale. Dopo mesi di appelli, ai quali si era unito anche il Ministro della Cultura Dario Franceschini, sua maestà il CTS ha decretato: anche la cultura può beneficiare del rallentamento dell’emergenza Covid. “Il Comitato tecnico scientifico”, si legge nella nota, “sulla base dell’attuale evoluzione positiva del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale ritiene si possano prendere in considerazione allentamenti delle misure in essere. Pur sottolineando l’opportunità di una progressione graduale nelle riaperture, basata sul costante monitoraggio dell’andamento dell’epidemia. Combinato con la progressione delle coperture vaccinali nonché degli effetti delle riaperture stesse”.
Se per l’ingresso ai musei si era già arrivati a condizioni incoraggianti, così non era per cinema, teatri, sale da concerto. Per i quali le nuove indicazioni prevedono graduali riaperture degli accessi, per persone munite di Green pass. In zona bianca è infatti previsto un aumento della capienza massima delle strutture al 100% all’aperto e all’80% al chiuso (il ministro aveva chiesto che si arrivasse al 100% anche in questo caso). Per quanto riguarda stadi e impianti sportivi, è stato stabilito invece il 75% della capienza all’aperto e il 50% al chiuso. Per quanto riguarda gli spettacoli, il CTS sottolinea la raccomandazione del rispetto delle indicazioni sull’uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi. Chiedendo grande attenzione alla qualità degli impianti di aerazione e alla vigilanza sul rispetto delle indicazioni.