Giuseppe Diamantini, artista multiforme, pittore, disegnatore, incisore e poeta, è protagonista di un importante lavoro di ricerca che ha portato non solo a inedite rivelazioni ma anche a significative attività di restauro. A cura di Anna Maria Ambrosini Massari, Marina Cellini e Marco Luzi, la mostra Giuseppe Diamantini, pittore e incisore. Dalle Marche a Venezia è visitabile fino al 17 ottobre 2021 a Fossombrone (Pu), tra la Pinacoteca Civica e la Chiesa di San Filippo.
Giuseppe Diamantini attendeva da tempo una vera e propria riscoperta, l’esposizione a Fossombrone restituisce infatti l’intenso lavoro di ricerca dei curatori su nuovi documenti e in particolare sul testamento dell’artista, da cui sono emerse importanti e inedite rivelazioni, come per esempio lo spostamento della data di nascita, dal 1621 al 7 ottobre 1623. Tra soggetti eleganti e profani, l’attività del Cavalier Diamantini, titolo attribuitogli dal suo più importante committente Angelo Flavio Comneno, inizia nelle Marche, nella natia Fossombrone, ma ben presto si sposta a Bologna, dove studia i maestri emiliani, in particolare le incisioni di Simone Cantarini e i dipinti di Ludovico Carracci. Trasferitosi a Venezia, acquista notorietà per aver decorato la copertina del libretto d’opera L’inganno riconosciuto di Camillo Contarini e subisce il fascino dell’opera di Guido Cagnacci unitamente alla tradizione veneziana, accogliendo poi verso la metà del Seicento i nuovi e più moderni accenti della scuola di Pietro e Marco Liberi a cui il nostro aderisce con la svolta “chiarista”.
Tra il 1680 e il 1689 Diamantini diventa un vero e proprio artista “alla moda”, alla produzione pittorica affianca poi un’ intensa attività di incisore, tanto da esserne considerato un maestro nella seconda metà del Seicento. Acqueforti leggere, con tematiche mitologiche, caratterizzate da un segno veloce e fresco lo introducono nei circuiti storico-artistici internazionali. Di queste un’accurata selezione è presentata in mostra corredata dal catalogo ragionato di Luca Baroni.
L’esposizione intende dunque restituire il profilo dell’artista marchigiano nella sua completezza di pittore, disegnatore e incisore, offrendo la possibilità di ammirarne una serie di opere chiave provenienti da musei internazionali e collezioni private, che ne descrivono il lungo percorso dagli esordi al successo. Tra i lavori esposti, la pala inedita conservata proprio a Fossombrone, nella sacrestia della Cattedrale, La Madonna con il bambino, san Bartolomeo e santa Caterina d’Alessandria con le anime purganti, ma anche quella proveniente dalla Basilica dei Frari a Venezia, che mette in luce il suo ruolo di maestro, con una folta schiera di allievi, o ancora l’ incredibile dipinto con la complessa allegoria sul ruolo di Venezia, accanto a opere tradizionalmente note, a partire dai tondi della chiesa di San Filippo a Fossombrone. Sono presentate, infine, anche le figure che sono state formative per il giovane Diamantini, in particolare Claudio Ridolfi e Giovan Francesco Guerrieri. Infatti, accanto a quest’ultimo e alla figlia, l’erudito e storico di Fossombrone, Augusto Vernarecci celebrava Diamantini, in una triade emblematica per le glorie della città, nell’indispensabile volumetto stampato nel 1892: Di tre artisti fossombronesi. Gianfrancesco Guerrieri, Camilla Guerrieri, Giuseppe Diamantini.
Il progetto, mediante un articolato e approfondito studio, unisce tutela e valorizzazione del patrimonio artistico grazie anche alla realizzazione di importanti restauri, come quello che ha riguardato la pala inedita di Diamantini del Duomo di Fossombrone e il Putto dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, unica opera firmata da Diamantini.
Il catalogo, edito dal Lavoro editoriale di Ancona e a cura di Anna Maria Ambrosini Massari (Università di Urbino), Marina Cellini (Storica dell’arte) e Marco Luzi (Direttore Musei di Fossombrone), è una vera e propria monografia sull’artista che riporta anche il contributo di noti specialisti e giovani studiosi come Nina Kudiš Burić, Luca Baroni, Maria Maddalena Paolini, Andrea Piai, Letizia Lonzi, Alessandro Delpriori.
Giuseppe Diamantini, pittore e incisore.
Dalle Marche a Venezia.
Pinacoteca Civica | Chiesa di San Filippo
Fossombrone (PU)
Fino al 17 ottobre 2021