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Una prima aurea per Tommaso Calabro: solo show di Remo Bianco a Frieze Masters 2021

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Frieze Viewing Room, Galleria d’Arte Tommaso Calabro

Una prima d’oro per la galleria Tommaso Calabro di Milano in una fiera internazionale. Una selezione di opere dell’artista milanese Remo Bianco (1922-1988) per un solo show coi fiocchi a Frieze Masters 2021, sezione Spotlight (dal 13 al 17 ottobre a Regent’s Park, Londra).

Creatore di cicli di opere in costante evoluzione, Remo Bianco sperimentò le più disparate forme artistiche, attirando l’interesse e suscitando l’ammirazione di alcuni tra i più importanti galleristi, artisti e critici del suo tempo. Tuttavia, la mancanza di uno stile coerente e un percorso artistico non lineare non gli garantirono un apprezzamento nel lungo termine.

Remo Bianco (1922-1988)Impronta d’oromixed media and gold leaf on canvas29 7/8 x 24 5/8 in. (76 x 62.5 cm.)Executed in 1974Courtesy Fondazione Remo Bianco, Milano

Grazie al supporto della Fondazione Remo Bianco di Milano, lo stand promuove la riscoperta di uno dei pionieri dell’arte moderna italiana presentando la prima esposizione monografica dell’artista fuori dall’Italia dopo la sua ultima mostra del 1987 alla Galerie Lara Vincy di Parigi. La selezione comprende opere appartenenti a due delle serie più importanti di Bianco: i Sacchettini Testimonianze, pannelli o tele con affissi sacchetti di plastica contenenti oggetti di vita quotidiana, e i Tableaux dorés, dipinti monocromi o bicromi sormontati da una griglia di tessere dorate.

Bianco_Tableau doré-Senza titolo,1959 ca
Remo Bianco(1922-1988)Tableau doré–Senza titolomixed media and gold leaf on canvas39 x 31 1/4 in. (99 x 79.5 cm.)Executed in 1959 ca.Courtesy Fondazione Remo Bianco, Milano

Le file di sacchettini, allineati l’uno accanto all’altro, seguono un ordine simile a quello delle tessere dorate dei Tableaux dorés, a dimostrare l’ossessione reiterata di Bianco per la griglia, che l’artista indagò sia sul supporto bidimensionale che in sculture e istallazioni. All’interno della vasta produzione dell’artista, queste due serie risultano particolarmente significative nel rivelare la natura concettuale del progetto di vita di Bianco: il suo tentativo di organizzare il gioco della vita attraverso una sovrastruttura che gli avrebbe permesso di afferrare il tempo e preservare la memoria.

Bianco_Tableau doré, 1965-1970
Remo Bianco (1922-1988)Senza titolomixed media and gold leaf on hardboard26 3/4 x 18 7/8 in. (68 x 48 cm.)Executed in 1965-1970Courtesy Fondazione Remo Bianco, Milano

Frieze Masters 2021
Spotlight
Stand G15
13 – 17 ottobre 2021
The Regent’s Park, Londra, Regno Unito

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