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Un risarcimento val bene un van Gogh. Un’asta di Christie’s per sanare antiche ingiustizie

Vincent Van Gogh,Meules de blé, 1888. Vincent Van Gogh,Meules de blé, 1888
Vincent Van Gogh,Meules de blé, 1888.
a Vincent Van Gogh,Meules de blé, 1888

Meules de blé nel corso del Novecento è stato sottratto illegalmente a due differenti proprietari. Ora gli eredi possono rientrare della perdita grazie al ricavato della vendita che Christie’s ha organizzato per l’11 novembre 2021.

Un paesaggio campagnolo sommerso dal sole, con il cielo azzurro a segnare il confine dell’orizzonte. Questo in estrema sintesi il contenuto del dipinto di Vincent van Gogh proposto in asta da Christie’s. L’appuntamento è quello di novembre, con l’incanto dedicato alla Cox Collection. Accanto al gigantesco Caillebotte e altre opere dello stesso van Gogh, Meules de blé (1888). A dare spessore all’opera la sua storia travagliata. Prima venduto, forzatamente, dal suo proprietario originale – un ebreo tedesco – poi rubato nuovamente durante la Seconda Guerra mondiale. Ora l’asta di Christie’s può contribuire a sanare parzialmente la vicenda, con il ricavato della vendita da sparire tra gli eredi dei legittimi proprietari – Max Meirowsky e Alexandrine de Rothschild – e i rappresentanti della Cox Collection.

Max Meirowsky, industriale ferroviario con sede a Colonia e Berlino, acquistò l’opera da un commerciante di Parigi nel 1913. Aveva iniziato a collezionare all’inizio del XX secolo, ma in pochi anni era riuscito a raccogliere una bella collezione di arte impressionista, che comprendeva opere di Renoir e Gaugin. Nel novembre 1938, fu però costretto a mettere in vendita le opere affidandole sotto intimidazione alla casa d’aste di Berlino H. W. Lange. Alla fine del 1938, Meirowsky fuggì dalla Germania per raggiungere Amsterdam e poi Ginevra. Durante quel periodo, mise Meules de blé rimase nelle mani del commerciante Paul Graupe & Cie., a Parigi.

Nel 1939, il dipinto fu venduto ad Alexandrine de Rothschild, erede della famiglia Rothschild, collezionista d’arte industriale. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, anche Alexandrine fuggì in Svizzera. La sua collezione d’arte, rimasta a Parigi, tra cui Meules de blé di van Gogh, fu confiscata dai nazisti durante l’occupazione tedesca della città. Negli anni del dopoguerra, Alexandrine cercò di recuperare la sua collezione, ma Meules de blé rimase sul mercato fino a che Cox non lo acquistò dal rivenditore di New York Wildenstein & Co. Inc. nel 1979.

Se Meules de blé dovesse rispettare la stima di $20-30 milioni, diventerebbe l’opera su carta di van Gogh più cara di sempre.

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