L’oggetto misterioso, un viaggio nella Storia dell’arte, nel tempo e in giro per il mondo, tra enigmi e storie inconsuete
Cosa c’è di più affascinante di un mistero? Niente. Quando però un enigma incontra la Storia dell’arte l’attrazione verso l’ignoto è ancora più ghiotta. Ecco allora raccolta in un libro una selezione di oggetti d’arte inconsueti, alcuni celebri, come la Sfinge, altri meno, come i quadri di Ramón Casas, ma tutti custodi di segreti ancora inaccessibili o storie sconosciute.
Il ritratto più antico del mondo? Ha più di 20.000 anni, ignoto l’autore, il soggetto e l’utilizzo, eppure la Signora di Brassempouy, sopravvissuta a millenni di storia, ha influenzato artisti contemporanei come Modigliani e Bonnard. Se facciamo un altro salto indietro nel tempo, a ben 40.000 anni fa, possiamo invece trovare la più antica scultura antropomorfa conosciuta (l’Uomo-leone di Hohlenstein) e la più antica rappresentazione del corpo femminile (la Venere di Hohle Fels), queste statuette ricavate da zanne di mammut portano con loro innumerevoli domande, molte delle quali destinate a rimanere senza risposta. Eppure, nonostante siano prive della parola, qualcosa riescono a raccontarcelo ugualmente.
Da questi reperti inizia l’escursione nella wunderkammer allestita da Gloria Fossi in L’oggetto Misterioso (in libreria con Giunti), testimonianze di un mondo lontanissimo da noi, ma a cui siamo legati dal filo della storia, che ci permettono di fare ipotesi sui nostri antenati, sulle loro abitudini, sulle loro capacità di concepire e rappresentare la vita attorno a loro. Ma è solo l’inizio, dalla Germania del Paleolitico si salta nella Mesopotamia, poi ancora nelle Isole del Pacifico e nell’Europa del Rinascimento, fino alle opere e ai protagonisti dell’arte contemporanea come Munch e Charlotte Salomon.
Così, pagina dopo pagina, le domande e le immagini si affastellano: l’amore senza fine di Lucrezia Panciatichi immortalata dal Bronzino è davvero quello che sembra? Nel Trecento le donne erano tutte bionde? Cosa ci fa Agatha Christie tra i reperti dell’antica Mesopotamia? E una racchetta da tennis nella Morte di Giacinto dipinto da Giambattista Tiepolo?
Molti di questi enigmi restano senza soluzione (e tali sono destinati a rimanere), per altri invece vengono avanzate soluzioni (spesso sorprendenti) o raccontate le storie curiose (talvolta bislacche) che nascondono, ben custodite da dettagli insignificanti solo all’apparenza.
In questo suo diario di viaggio tutto artistico, riccamente illustrato da immagini ad alta definizione (qualità non secondaria per godere appieno del fascino di questo mirabile excursus), l’autrice non manca di arricchire queste storie con digressioni (“carambole”) che portano ad associazioni con romanzi, film e incontri di vita vissuta, Gloria Fossi, firma storica di Art Dossier e grande viaggiatrice, riesce così ad aggiungere un tocco personale a questa piccola enciclopedia dell’arte misteriosa senza mai tradire la sua vocazione da storica dell’arte. L’oggetto misterioso è un libro pieno di fascino, di storie e di suggestioni, per imparare ad ascoltare le immagini che i nostri predecessori ci hanno tramandato.