Il poker d’aste newyorkesi di Christie’s si conclude in un glorioso affresco. Il successo annunciato diventa realtà nelle serate dell’11, 12 e 13 novembre, dove il martello della casa d’aste ha esitato una serie di incanti da record. L’evento più atteso era probabilmente la vendita della The Cox Collection. La raccolta appartenuta al magnate dell’energia, collezionista e filantropo Edwin Lochridge Cox. 25 opere che ripercorrono la storia dell’Impressionismo dal valore stimato di $200 milioni. Sul rostro è andata anche meglio: $332 milioni. Incremento sui presupposti anche durante la 20th century art evening sale. Dalla stima minima di $324.3 milioni il battitore è riuscito a convincere i collezionisti a spendere, nel complesso, $419.9 milioni. Niente affatto male nemmeno la Post-War and Contemporary Art Day Sale, che vende per più di $94 milioni. Chiude l’incredibile sessione di aste la Impressionist and Moder Art Day Sale, che guadagna $29 milioni. Nel complesso Christie’s non può che ritenersi soddisfatta. La maison chiude la settimana nella Grande Mela con un guadagno complessivo di $1,065,356,875. Entriamo ora nel merito delle singole aste.
The Cox Collection (link ai risultati)
Come abbiamo raccontato nella nostra preview, erano veramente tanti i pezzi pregiati di questa collezione. L’opera che ha ottenuto il prezzo più alto, alla fine, è stata Cabanes de bois parmi les oliviers et cyprès di Vincent van Gogh. Un paesaggio del 1889 caratterizzato da una serie di ulivi. Stimato $40 milioni, il lavoro è andato ben oltre. In seguito ai rilanci dei bidder provenienti da New York, Londra e Hong Kong, il prezzo di aggiudicazione è stato fissato a $71 milioni.
Lo stesso acquirente, la paletta 619, si è aggiudicato un’altra delle opere di van Gogh offerte di vendita. Si tratta di Meules de blé (1888), un’opera su carta raffigurante una scena all’aperto di pagliai gialli ad Arles, in Francia, dove il pittore trascorse i suoi ultimi giorni prima di morire. La scena del paesaggio, venduta per $35 milioni, è stata offerta nell’ambito di un accordo di restituzione a tre parti. Il dipinto fu infatti venduto sotto costrizione dal suo proprietario ebreo-tedesco originale; successivamente fu saccheggiato al successivo proprietario negli anni precedenti la seconda guerra mondiale. I proventi della vendita andranno quindi divisi tra gli eredi di entrambe le famiglie. Oltre che ai Cox ovviamente.
Un’altra opera di van Gogh – Jeune homme au bleuet (1889), raffigurante un giovane dai capelli rossi che tiene in bocca un fiore blu per lo stelo – è stato venduto per $46,7 milioni. Il risultato ha suscitato applausi dal pubblico: è stato battuta per nove volte la stima di $5 milioni. Il capolavoro forse più atteso dell’asta, Jeune homme a sa fenetre di Gustave Caillebotte (1876), è stato venduto per $53 milioni di al J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Il risultato ha stabilito un nuovo record per l’artista francese. Anche L’estaque aux toits rouges (1883-1885) di Paul Cézanne ha ottenuto un ottimo risultato: $55,3 milioni.
20th Century Art Evening Sale (link ai risultati)
Top lot della vendita il ritratto ossidato-arancione di Jean-Michel Basquiat realizzato da Andy Warhol nel 1982. Per aggiudicarsi il lavoro il facoltoso collezionista ha dovuto raddoppiare la stima di $20 milioni fino a raggiungere i $40 milioni. Anche un altro ritratto di Warhol ha superato le aspettative. Il dipinto serigrafato dell’artista pop di un Muhammad Ali pronto per la lotta, firmato dalla leggenda del pugilato, è stato venduto per $18 milioni, quattro volte la stima minima di $4 milioni.
Dal figurativo all’astratto. Un Untitled di Cy Twombly del 1961, conservato per quasi 20 anni nella collezione del mercante d’arte Robert Mnuchin, al suo debutto all’asta, è andato venduto per $32 milioni.
Un dipinto di Ed Ruscha su larga scala, intitolato Ripe (1967), ha venduto, sotto la sua stima minima, per $20 milioni. Chi invece ha sorpreso è Lee Bontecou. Una sua opera in acciaio saldato, velluto e filo su tela è stata venduta per oltre quattro volte la sua stima bassa di $2 milioni, trovando un acquirente al telefono disposto a investire $9,2 milioni. La somma ha più che quadruplicato il record in asta di Bontecou di $1,9 milioni, che era stato stabilito nel 2010 da Christie’s a New York.
Post-War and Contemporary Art Day Sale (link ai risultati)
A guidare la vendita è stato Untitled di Mark Rothko, venduto per $8.5 milioni contro una stima minima di $2.5 milioni. Ottimi risultati anche per Abstracktes Bild di Gerhard Richter, $3.7 milioni e Flowers di Andy Warhol, $ 3.3 milioni.
Punto saliente della vendita il gruppo di opere di IMAGE WORLD: Property from a Private American Collection. Parte costituente della mostra del 1989 al Whitney Museum of American Art sulla Picture Generation, il gruppo di 41 lotti ha venduto in totale $45.688.250. Altre opere del gruppo passeranno all’asta (online), sempre da Christie’s, dal 3 al 16 dicembre.
Impressionist and Modern Art Day Sale (link ai risultati)
Last but not least. L’Impressionist and Modern Art Day Sale ha totalizzato $ 29.290.000 vendendo il 93% per lotto e il 96% per valore.
La vendita più importante è Le serpent glisse vers l’azur parsemé de flèches di Joan Miró, che è stato venduto per $2.8 milioni contro una stima di $1 milione. L’opera proviene dal gruppo Property from the Stella Collection, che comprende alcune opere d’arte di Picasso, Joan Miró, Marc Chagall, Henri Matisse, Georges Braque, Max Ernst e altri, vendute durante la 20th Century Evening Sale.
Nuovo record per l’artista Suzanne Valadon (1865-1938) con Nu à la draperie, venduto per $475.000.