Un dicembre prezioso quello che attende Il Ponte. La casa d’aste milanese prepara le feste inanellando un incanto dopo l’altro. Dopo la vendita dedicata all’arte moderna e contemporanea ecco altri due eventi capaci di illuminare il calendario della maison. Parliamo dell’asta di Gioielli (2 e 3 dicembre 2021) e l’asta di Orologi (15 dicembre 2021).
Gioielli (link al catalogo)
Pezzi rari e qualità sempre elevata. Con questi presupposti il martello andrà a battere i preziosi lotti che compongono il catalogo di gioielli. Basta un nome, eterno ed evocativo, a introdurre l’evento: Fabergé. Della celebre oreficerie sono in asta due orologi da tavolo, entrambi realizzati tra il 1899 e il 1903, opera dell’orafo Mikhail Perkhin: uno dalla peculiare forma triangolare (lotto 130, stima € 65.000 – 80.000), l’altro rifinito da una raggiera dai finissimi nastri e rami d’alloro (lotto 132, stima € 55.000 – 70.000).
Sempre a cavallo tra Otto e Novecento, periodo di massima espressione dell’arte orafa, si distinguono una coppa in oro giallo (lotto 128, stima € 57.000 – 65.000) firmata dagli inglesi Hunt & Roskell, una scatola musicale (lotto 131, stima € 26.000 – 29.000) e un elemento centrale di tiara a volute (lotto 95, stima € 13.000 – 15.000) del gioielliere torinese Musy.
Si torna nell’alta gioielleria, e su stime stratosferiche, con il bracciale di diamanti e rubini di Lacloche Frères (lotto 121, stima € 85.000 – 95.000) provvisto di accessori per essere indossato “en bandeau” o come “collier de chien”e la broche a fiore (lotto 127, stima € 13.000 – 15.000) di Pierre Sterlé.
Venti esotici portano gemme di ottima caratura. Dallo Sry Lanka arriva uno zaffiro ovale di ct. 32,66 (lotto 123, stima € 70.000 – 90.000); dalla Birmania gli zaffiri e i rubini; dalla Colombia gli smeraldi e un diamante rotondo di ct. 8,13 (lotto 118, stima € 32.000 – 42.000). Questo, da solo, potrebbe farsi rappresentante di tutta la vendita.
Orologi (link al catalogo)
Rolex, Patek Philippe, Cartier, Piaget, Omega, Bulgari, Longines e Zenith. Questi alcuni dei nomi più altisonanti che terranno il tempo durante l’asta di Orologi del 15 dicembre.
Su tutti si distingue un pezzo che è simbolo dell’orologeria di qualità. Il Patek Philippe, Chronograph-Register Somazzi ref. 1579 (lotto 377, stima € 45.000 – 50.000), modello da uomo in oro 18K con movimento a carica manuale. Si tratta di uno dei rarissimi 470 esemplari prodotti dall’azienda a partire dal 1943, caratterizzato da anse a ragno dette “spider lugs” introdotte dal designer Wenger.
Compete per qualità e suggestioni un Rolex Submariner con ref. 5512 (lotto 378, stima € 35.000 – 40.000), caratterizzato dalla protezione della corona a “becco d’aquila”. Risalente al 1959, anno in cui il modello venne presentato per la prima volta al pubblico, e dalla presenza del triangolo rosso sull’inserto della lunetta. Impreziosito dalla viratura color tabacco del quadrante, il pezzo si presenta veramente in ottime condizioni.
Come del resto i due esemplari firmati dalla storica maison Vacheron Constantin: un cronografo con ref. 49740/423J (lotto 376, stima € 13.000 – 15.000) e un orologio da polso da uomo ref. 42050/423J (lotto 375, stima € 8.000 – 9.000), entrambi in oro 18K, modelli sportivi Overseas anni ‘90.