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La realtà e l’umanità secondo Diego Velázquez. Un suo capolavoro alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia

Diego Velázquez Il Pranzo 1616 - 1617 olio su tela, cm 108,5 x 102 San Pietroburgo, Museo Ermitage, Photograph © The State Hermitage Museum, 2021 Diego Velázquez, Il Pranzo, 1616-1617, olio su tela, cm 108,5 x 102 San Pietroburgo, Museo Ermitage, Photograph © The State Hermitage Museum, 2021 © Vladimir Terebenin
Diego Velázquez Il Pranzo 1616 - 1617 olio su tela, cm 108,5 x 102 San Pietroburgo, Museo Ermitage, Photograph © The State Hermitage Museum, 2021
Diego Velázquez, Il Pranzo, 1616-1617, olio su tela, cm 108,5 x 102, San Pietroburgo, Museo Ermitage, Photograph © The State Hermitage Museum, 2021 © Vladimir Terebenin
Un virtuoso esempio di collaborazione interistituzionale quella tra la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, con due eventi eccezionali nell’ambito del programma PTM Andata e ritorno: Velázquez per Ceruti e Two paintings by Giacomo Ceruti from Brescia.

La Pinacoteca Tosio Martinengo offre così l’occasione, fino al 27 febbraio 2022, di indagare il rapporto tra Diego Velázquez (1599-1660) e Giacomo Ceruti (1698-1767) detto il Pitocchetto, due artisti che seppur distanti nel tempo rimangono vicini per il loro modo unico di rappresentare la realtà. 

Allestita nella Sala del Ceruti, la mostra è a cura di Guillaume Kientz, direttore dell’Hispanic Society Museum & Library di New York e responsabile delle collezioni di arte e scultura spagnola, portoghese e latino-americana al Louvre di Parigi. Qui in esposizione il prezioso corpus di opere di Ceruti, gioiello della collezione Tosio Martinengo, come il Ciclo di Padernello, accanto al leggendario Il Pranzo di Velázquez, databile intorno al 1617. Considerata una delle prime opere del maestro spagnolo, faceva parte della collezione di Caterina la Grande. 

La Sala del Ceruti (XII) alla Pinacoteca Tosio Martinengo © adicorbetta
La Sala del Ceruti (XII) alla Pinacoteca Tosio Martinengo © adicorbetta

All’Ermitage saranno esposte fino al 23 gennaio 2022 due opere di Ceruti di grande importanza, Lavandaia (1730-1735) e Filatrice (1735), prestate dall’istituzione bresciana. Il progetto è curato da Svyatoslav Savvateev, responsabile della pittura spagnola del Dipartimento di Arte Europea Occidentale del museo russo. Il grande progetto culturale PTM, che si inserisce nel percorso di relazioni internazionali che Fondazione Brescia Musei (che oltre alla Pinacoteca Tosio Martinengo comprende Brixia. Parco Archeologico di Brescia romana, il Museo di Santa Giulia, il Museo delle Armi Luigi Marzoli, il Museo del Risorgimento ed il Cinema Nuovo Eden) ha attivato con musei in tutto il mondo, permette al pubblico di entrare in contatto con autori le cui opere sono ancora troppo poco presenti in Italia. Ha detto Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei che «Velázquez per Ceruti” rappresenta l’esordio di un lungo percorso artistico e culturale che inaugura oggi con la straordinaria ospitalità della “Scena da Taverna” del mitico Velázquez e che proseguirà nel corso del 2022 fino al febbraio 2023 quando Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia presenteranno la grande mostra dedicata a “Giacomo Ceruti pittore europeo”, quale grande proposta per l’anno della Capitale della Cultura. Ospitare una delle più significative opere della pittura di genere naturalistico da cui poi prederà le mosse, cent’anni dopo, anche il nostro Ceruti, significa definire, fin dal principio, l’alto registro di una operazione culturale destinata a lasciare il segno nell’interpretazione del grande maestro milanese, ma bresciano d’adozione. Per questo due delle nostre opere del Ceruti saranno esposte all’Ermitage, in uno scambio che è molto di più di una reciproca ospitalità, quanto il riconoscimento di una linea culturale identitaria, rappresentata dal nostro progetto di valorizzazione e riconosciuta da uno dei più importanti centri mondiali di rappresentazione del genio e della creatività, il museo dell’Ermitage, appunto, a cui va tutta la nostra gratitudine per questo prezioso dialogo culturale». 

Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (Milano 1698 - 1767) Filatrice 1730 - 1734 circa olio su tela, cm 128 x 145,7 Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo
Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (Milano 1698-1767), Filatrice, 1730-1734 circa, olio su tela, cm 128 x 145,7, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

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