Collicelli Cagol prenderà l’incarico dal 10 gennaio 2022 e guiderà per il prossimo triennio l’istituzione toscana, succedendo a Cristiana Perrella
È Stefano Collicelli Cagol il nuovo Direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Il suo nome è stato individuato dal CdA della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, presieduta da Lorenzo Bini Smaghi. Tra una rosa di candidati selezionati dalla commissione esaminatrice, composta da Bruno Corà, Sarah Cosulich, Guido Guerzoni e Lorenzo Sassoli de Bianchi. Se dunque – come notavamo – la pubblicità del bando aveva previsto soltanto cinque giorni di tempo rispetto alla scadenza, la scelta del nuovo direttore ha richiesto agli amministratori oltre un mese. Alla fine la scelta ricade su Collicelli Cagol, noto alla gran parte degli osservatoti dopo aver co-curato la Quadriennale d’arte di Roma 2020 al Palazzo delle Esposizioni.
Tre anni
Il nuovo direttore prenderà l’incarico dal 10 gennaio 2022 e guiderà per il prossimo triennio l’istituzione toscana. “Progettata da zero”, si legge nella nota, “con l’obiettivo di presentare, collezionare, documentare e supportare le ricerche artistiche di arti visive e performative, cinema, musica, architettura, design, moda e letteratura”. Collicelli Cagol si presenta con un’esperienza da curatore di By Art Matters, Hangzhou, Cina, centro espositivo dedicato alle arti contemporanee. Dal 2015 al 2017 è stato Curator at Large del Trondheim kunstmuseum, Norvegia. Ha curato esposizioni e progetti in istituzioni quali Palazzo Grassi a Venezia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, Fondazione Querini Stampalia a Venezia.
“Il nuovo direttore” recitava il bando per la ricerca, “dovrà sviluppare e realizzare una strategia ambiziosa che si basi sui successi passati”. Senza entrare nello specifico delle qualità dei personaggi coinvolti, certe e testimoniate da robusti curricula, non è chiarissimo come un critico del taglio di Collicelli Cagol dovrebbe scostarsi radicalmente dalle scelte di chi l’ha preceduto, Cristiana Perrella. Posto che tali scelte non siano state gradite agli amministratori, al punto da licenziarla. Ma ad oggi non è dato conoscere l’ingaggio avuto dal nuovo direttore, né ovviamente i suoi programmi: per cui le risposte le avremo sul campo…