Ha aperto un nuovo polo culturale nel centro di Mosca. Si tratta di una vecchia centrale elettrica in disuso, costruita nel 1907 sul Bolotnaya Embankment. A dare nuova veste alla struttura che ospiterà GES 2 – questo il nome del polo – è stato il Renzo Piano Building Workshop. A commissionarlo la Fondazione V-A-C fondata dal magnate russo Leonid Mikhelson (Ceo di Novatek) e diretta dall’italiana Teresa Iarocci Mavica.
Tanta quindi la componente italiana della nuova Casa della cultura russa. L’idea trova le sue radici nelle tradizionali “case della cultura”, centri ricreativi nati sul finire dell’Ottocento e ancora oggi molto popolari. Questi spazi culturali intendono incoraggiare i cittadini a rapportarsi con l’arte in tutte le sue forme e a partecipare attivamente alla vita culturale. Il GES-2 vuole fare lo stesso, invitando artisti appartenenti agli ambiti più disparati – coreografia, musica, teatro, cinema, design e arti visive – ad animare il polo.
Infatti GES-2 è uno spazio accessibile a tutti, in cui è possibile incontrarsi e fruire insieme della cultura. Grazie al cinema e alla sala concerti, alla biblioteca, ai negozi, al ristorante e alla caffetteria, al parco giochi, ai laboratori, agli atelier e alla zona dedicata alle residenze per artisti, alle sale espositive e all’auditorium che ospiteranno performance ed eventi pubblici.
Gli interni – considerati anch’essi spazi pubblici a tutti gli effetti – appaiono come una cattedrale di vetro aperta ad accogliere la luce che proviene dall’esterno. Sviluppato su una superficie complessiva di due ettari, il GES 2 è composto da cinque parti: l’edificio frontale, l’edificio principale, l’ala destra, l’ala sinistra e l’auditorium.
La parte anteriore dell’edificio, che si affaccia sul Bolotnaya Embankment, ospita la Piazza, uno degli ingressi principali del complesso e punto di raccolta e informazioni. Sopra la piazza trova spazio una biblioteca. L’ala destra è a servizio degli artisti russi e stranieri che partecipano alle residenze organizzate e gestite da GES-2. Nell’ala sinistra sono stati collocati un ristorante e alcuni uffici.
Al livello -1, ricco di luce naturale, si trovano i principali luoghi espositivi. Un percorso fra le sale espositive conduce i visitatori ai laboratori delle volte. L’Auditorium è una struttura modificabile, un cinema e una sala concerti che dispone di dieci possibili configurazioni di allestimento e che può accogliere fino a 420 persone. Sulla parte posteriore della Casa della cultura si estende il cortile, dove in estate si terranno concerti e proiezioni cinematografiche. Infine, su una collinetta artificiale, nasce il bosco di betulle con oltre 600 alberi e 80.000 cespugli. Il sentiero che lo attraversa conduce alla piattaforma d’osservazione esterna.