Da Lina Wertmuller a Christian Boltanski, un omaggio ai tanti protagonisti della cultura e dell’arte scomparsi nell’anno appena concluso
Avete idea di quante persone muoiano ogni anno, anche soltanto concentrandoci su un ambito di nicchia come quello creativo? Noi ce ne rendiamo conto ora, e questo ci conferma nell’idea di rendere loro un ultimo omaggio al nascere di un nuovo anno. Certamente il momento storico è un po’ particolare, qualcuno – non molti in realtà – ci ha lasciati per le conseguenze del Covid. In ogni caso, ampliando lo sguardo all’intero anno, ci troviamo ad onorare un vero e proprio Walhalla di sognatori, di spiriti liberi e lungimiranti, di anticipatori di mode e di maestri amati da tanti discepoli.
Non possiamo non cominciare dai tanti artisti ai quali abbiamo dovuto dire addio in questo difficile 2021. Dal pioniere del concettualismo Lawrence Weiner a Jimmie Durham, alfiere dell’identità americana e guardiano del colonialismo. Da Chuck Close, icona del fotorealismo, a Christian Boltanski, poeta della memoria e della mortalità. A soli 49 anni se ne è andata Kaari Upson, con la sua ricerca fra psicoanalisi, corpo, ossessione. Lutti anche in Italia, con addii a Turi Simeti e ad Achille Perilli, l’ultimo grande Maestro dell’Astrattismo italiano. E ad Arturo Di Modica, lo scultore italiano autore del celebre toro di Wall Street.
Un anno triste anche per la fotografia. Il covid è fatale per Giovanni Gastel, indimenticabile ritrattista e anima culturale di Milano. Muore a 71 anni Dino Pedriali, fotografo di Warhol e Pasolini; e a 97 anni si spegne Sabine Weiss, simbolo di coraggio e libertà per tutte le donne fotografe. Anche la critica d’arte perde tre colonne: come Arturo Schwarz, prezioso testimone dell’ambiente del Surrealismo, e Alan Jones, amico di Leo Castelli e di tanti protagonisti della Pop Art. A 80 anni scompare Pier Luigi Tazzi, eclettico critico d’arte e filosofo.
L’elenco, dicevamo, è lungo. Addio nel 2021 a collezionisti come Eli Broad, Richard Feigen e Sergio Longo, a scrittori come Roberto Calasso e l’americana Joan Didion, ad attori come Jean-Paul Belmondo e Libero Di Rienzo. Il mondo della musica perde giganti come Franco Battiato, Raffaella Carrà, Milva. E il nostro ricordo meritano l’architetto Richard Rogers, la regista Lina Wertmuller, il fashion designer Virgil Abloh, il restauratore Gianluigi Colalucci, la gallerista Netta Vespignani, la documentarista Cecilia Mangini.