Lepore, Sindaco e anche assessore alla cultura di Bologna, propone di spostare ArteFiera e ArtCity al secondo weekend di maggio
“Un tratto di penna deciso pochi giorni fa nel silenzio di Palazzo d’Accursio nei giorni scorsi, che ha fatto pesare la mancanza di un assessore alla Cultura che s’occupi a tempo pieno della sua delega”. Così l’edizione bolognese di Repubblica legge l’annullamento di Arte Fiera nelle previste date di fine gennaio. Non perdendo occasione per una stoccata polemica localistica, rivolta al sindaco felsineo Matteo Lepore. Che nella formazione della sua giunta ha tenuto per sé la delega alla Cultura. Lo spunto è fornito dallo stesso primo cittadino, che rompe il silenzio in tema con un’intervista allo stesso quotidiano. “ArteFiera e ArtCity si svolgeranno a maggio. E stiamo valutando di mantenere questa collocazione nella tarda primavera non solo nel 2022, ma anche per i prossimi anni“.
Una rivoluzione copernicana, per gli equilibri del mercato italiano dell’arte, sedimentatisi in decenni. Arte Fiera a gennaio era tradizionalmente la rassegna che apriva l’annata, in Italia ma anche in Europa. Se saranno confermate le nuove date, la prima fiera italiana importante dell’anno sarà, a inizi aprile, la milanese Miart. Che così magari trarrà ulteriore slancio, dopo che negli ultimi anni è riuscita a rosicchiare prestigio e attenzioni proprio a danno della rivale bolognese. Uno spostamento di date – notavamo – è cosa molto delicata, a causa dell’affollamento dei calendari internazionali. Quelle prospettate – dal 5 all’8 maggio – potrebbero in tal senso non essere pessime, visto che la “concorrenza” si limiterebbe alla sola TEFAF New York.
Una conferma indiretta della nuova opzione potrebbe arrivare da ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna, in concomitanza con la fiera. Che lo scorso anno, dopo l’annullamento della “madrina” Arte Fiera, scelse di proporsi comunque alla città, optando appunto per il secondo weekend di maggio.