In questo video del MoMA Anne Umland, senior curator del museo e organizzatrice della mostra Sophie Taeuber-Arp: Living Abstraction, ci guida attraverso il lavoro sfaccettato di Sophie Taeuber-Arp. Ne emerge un artista mutaforma il cui linguaggio di astrazione sfidava ogni categorizzazione.
Borse di perline, fodere per cuscini ricamate, pupazzi, vetrate colorate, dipinti su tela: la breve ma vibrante carriera di Sophie Taeuber-Arp ha abbracciato una gamma così ampia di discipline creative che rimane difficile definirla in un preciso confine artistico.
Note biografiche
Sophie Henriette Gertrud Taeuber-Arp (19 gennaio 1889-13 gennaio 1943) è stata un’artista, pittrice, scultrice, designer tessile, designer di mobili, interior designer, architetto e ballerina svizzera. Nata nel 1889, in Svizzera, figlia di un farmacista, si trasferì con la famiglia in Germania all’età di due anni. Alcuni anni dopo iniziò a frequentare le scuole d’arte, per poi tornare in Svizzera durante la prima guerra mondiale.
Nel 1915, in occasione di una mostra, incontrò per la prima volta l’artista franco-tedesco Hans/Jean Arp, che sposò poco dopo. Fu durante questi anni che entrambi si avvicinarono al movimento Dada, emerso nel 1916. L’opera più famosa di Taeuber-Arp – Dada Head (1920) – risale proprio a questi anni. La coppia si trasferì in Francia nel 1926, dove rimase fino alla seconda guerra mondiale, quando ritornò nuovamente in Svizzera. Nel 1943 Sophie Taeuber-Arp morì in un incidente causato da una perdita di gas.
Nonostante la sua figura sia ancora da approfondire, Sophie Taeuber-Arp è considerata una delle più importanti esponenti dell’Arte concreta e dell’Astrazione geometrica del XX secolo.