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Una turbinosa riflessione sulla complicità e sulla rivalità femminile. L’ultimo libro di Cristina Comencini

L’altra donna, “una turbinosa e vitalissima riflessione sulla complicità e sulla rivalità femminile”.

Dopo Essere vivi (2016 e 2017) e Da soli (2018 e 2019), Cristina Comencini, scrittrice, regista e drammaturga, pubblica un terzo romanzo con la casa editrice Giulio Einaudi: L’altra donna, “una turbinosa e vitalissima riflessione sulla complicità e sulla rivalità femminile”.

Elena e Maria sono due pietre bagnate arenate sul fondale del medesimo ruscello d’acqua. La loro collocazione, e il percorso che hanno compiuto per raggiungerla, sono, però, ben diversi. Sono, infatti, distanti i periodi di vita in cui le loro esistenze hanno incrociato quella di Pietro/Alberto, il ruscello dove tutto scorre.

Maria ha conosciuto Pietro, quando questi era ancora un giovane ragazzo. Si sono sposati giovanissimi – lei studiava all’università e lui cominciava a lavorare – e hanno formato una famiglia con l’unico scopo di costruire una casa che fosse diversa da quella in cui erano cresciuti e in cui si erano sentiti prigionieri. Scappavano entrambi dalla propria famiglia, pensando di essere molto diversi dai propri genitori.

Il matrimonio, però, conosce un arresto nel momento in cui Maria scopre i tradimenti di Pietro, o meglio, nel momento in cui Pietro si disinnamora di Maria perché ormai conosce tutto di sua moglie: non c’è più immaginazione, e dunque non c’è più un sentimento d’amore, perché ormai, agli occhi di Pietro, la conoscenza di Maria è finita, conclusa.

Una volta abbandonata la moglie, Pietro ha diverse e fugaci relazioni con donne tutte più giovani di lui. Fino a quando conosce Elena, una sua ex studentessa di venticinque anni: giovane e bella.

Maria, per essere finalmente libera, sente urgente il bisogno di conoscere “l’altra” ed escogita uno stratagemma per venire a contatto con la giovane studentessa, che, ignara della realtà, si apre all’ex moglie del suo compagno. Tramite Maria, che per Elena è “l’altra”, conosce un Pietro diverso da quello con cui lei vive: un marito non più innamorato e un padre non più presente per i suoi figli. Ma, sarà, proprio l’arrivo dell’ultimo figlio, Francesco, un ragazzo dotato di un’incredibile memoria episodica, a far aprire gli occhi a Elena: chi è l’uomo con cui vive? E perché sta insieme a lui? È forse alla ricerca del padre che non ha mai avuto?

La verità è che Elena si sente vittima di un inganno ed è l’inganno dell’infanzia, dell’amore, della famiglia. Grazie a Francesco, capisce che nessuno si salva da solo: “che siamo una catena di storie d’amore, una dentro l’altra, e che i fallimenti appartengono a tutti”.

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