Print Friendly and PDF

A pochi centimetri da Masaccio. Al via a Firenze il restauro della Cappella Brancacci

Un particolare di Adamo e Eva di Masaccio, nella Cappella Brancacci
Un particolare di Adamo e Eva di Masaccio, nella Cappella Brancacci
Un particolare di Adamo e Eva di Masaccio, nella Cappella Brancacci

Visitatori e turisti potranno salire sul ponteggio allestito per i restauratori e ammirare da vicino i capolavori di Masolino da Panicale e Masaccio

Poter quasi toccare gli affreschi di solito visti solamente dal basso verso l’alto è davvero emozionante”. Non riesce a trattenere l’entusiasmo, il sindaco di Firenze Dario Nardella, davanti alla notizia che mette di nuovo la città al centro dell’attenzione in materia artistica. Ovvero la possibilità di ammirare da vicino uno dei cicli pittorici chiave per gli sviluppi della storia del Rinascimento. Parliamo della Cappella Brancacci, all’interno della Chiesa di Santa Maria del Carmine, con le pareti affrescate da Masolino da Panicale e dal suo allievo Masaccio. La cui opera sarà fondamentale proprio nel tracciare il percorso che si dipanerà nelle diverse sensibilità rinascimentali.

In questi giorni prende il via infatti l’articolato intervento di restauro di questo scrigno di bellezza, realizzato intorno al 1430 e concluso da Filippino Lippi verso il 1480. Un percorso pittorico che racconta la storia della salvezza dell’uomo, dal peccato originale al ruolo di Pietro. Grazie all’accordo fra Amministrazione comunale, Soprintendenza, Cnr-Ispc di Firenze e Opificio di Pietra Dure, si è deciso di consentire ai visitatori di salire sul ponteggio allestito per i restauratori. Per poter ammirare da vicino tutti i protagonisti, ma soprattutto scoprire i segreti della tecnica dei grandi artisti all’opera.

 

La Cappella Brancacci, a Firenze
La Cappella Brancacci, a Firenze

Il cantiere, che durerà un anno, consentirà una nuova campagna diagnostica affrontata con le tecniche più aggiornate. Tesa ad investigare i materiali utilizzati, le tecniche pittoriche ed i livelli di alterazione e degrado, per poi pianificare correttamente l’intervento di restauro. “Visitatori e turisti potranno approfittare di questa opportunità davvero unica”, aggiunge Nardella. “Siamo particolarmente felici di avere di nuovo a fianco la Fondazione Friends of Florence che si dimostra amica della città avendo così a cuore i suoi beni artistici”. Le visite si potranno prenotare on line sul sito cultura.comune.fi.it.

Commenta con Facebook