Print Friendly and PDF

Gianriccardo Piccoli e Alessandro Verdi in dialogo a Casa Testori sulle note di un dolore comune

alessandro verdi - pagina del Quaderno Anatomia del Tempo 2016 (Da Navigare l'Incertezza) - anno 2016-2017 cm 70 x cm 100
alessandro verdi – pagina del Quaderno Anatomia del Tempo 2016 (Da Navigare l’Incertezza) – anno 2016-2017 cm 70 x cm 100

Due artisti dalla lunga storia, segnati profondamente dal dolore recente della loro terra. Gianriccardo Piccoli e Alessandro Verdi sono uniti dalla comune appartenenza bergamasca e dalla serietà di un percorso artistico che li ha portati a una produzione di grande intensità e originalità.

La mostra a Casa Testori -dal titolo Dies Illa, a cura di Giuliano Zanchi e Giuseppe Frangi- propone due percorsi che si intrecciano nei vari spazi, in un dialogo che vede Piccoli occupare le pareti con alcune serie di grandi disegni realizzati dal momento della pandemia ad oggi e Verdi invece occupare il centro delle stanze con i tavoli che accolgo i suoi grandi libri d’artista. Il dialogo avviene quindi tra il nero intenso e denso di ombre delle carte di Piccoli e le pagine su cui sono impresse le forme potenti a “macchia” di Verdi.

alessandro verdi - pagina del Quaderno Visioni di Paesaggio - anno 2019 cm 70 x cm 100 (quaderno aperto) cm 70 x cm 50 (quaderno
alessandro verdi – pagina del Quaderno Visioni di Paesaggio – anno 2019 cm 70 x cm 100 (quaderno aperto) cm 70 x cm 50

Filo conduttore della mostra è proprio questo confronto all’insegna di una comune percezione drammatica del reale; una percezione che ha determinato in modo coraggioso le loro rispettive scelte recenti. Piccoli ha lavorato per cicli di disegni, spesso ispirati da immagini di altri artisti come accade con La stanza di Louise Bourgeois o con Il Letto di Van Gogh. La sua vena è una vena neo romantica, segnata da una grande tensione esistenziale che si traduce in una ricerca di luce dentro fogli segnati dalla corposità del buio. Verdi invece con i suoi grandi libri, così densi di forme e di immagini, quasi dei manoscritti miniati contemporanei, ci accompagna in una meditazione da era post atomica.

Allestimento Sala camino Piccoli Verdi

Il titolo scelto è tratto dal Diesirae, la celebre preghiera medievale attribuita a Tommaso da Celano e musicata in modo memorabile da Giuseppe Verdi nel suo Requiem. “Diesirae, diesilla / diestribulationis et angustiae” è l’inizio del testo; “Giorno d’ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione”. Diesilla è anche il titolo di una raccolta poetica di Testori scritta tra 1965 e 1966. Sulla sua scia Piccoli e Verdi con il loro lavoro hanno dato forma all’esperienza di “angoscia e afflizione”. Sottraendola al circolo senza sbocchi delle analisi o della paura, ne hanno restituita una narrazione testimoniale, dove turbamento e commozione appaiono sentimenti inscindibili. Più che fissarsi in esiti, a loro preme dare visibilità ai processi.

DIES ILLA

Casa Testori

20 novembre – 27 febbraio 2022

Commenta con Facebook