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La metamorfosi del colore. Tutta l’opera di Carlo Ciussi in mostra a Locarno

Senza titolo (Carlo Ciussi, 2005)

La Fondazione Ghisla Art Collection di Locarno, in collaborazione con l’archivio Carlo Ciussi, presenta la mostra Carlo Ciussi. La metamorfosi del colore, che inaugurerà il 19 marzo 2022 negli spazi della Fondazione. La mostra rappresenta la prima retrospettiva dell’artista dopo la morte, avvenuta dieci anni fa.

Carlo Ciussi (Udine, 1930 – 2012) è fra i protagonisti dell’arte italiana del XX secolo. Il suo lavoro attraversa tutta la seconda metà del secolo scorso e giunge all’inizio del nuovo millennio. Ha mantenuto una coerenza di fondo pur nella grande diversità degli esiti raggiunti nei vari periodi della sua attività artistica, rimanendo tanto vicino alle correnti a lui contemporanee quanto autonomo nella sua ricerca incessante. La mostra offre l’occasione per una lettura complessiva dell’opera dell’artista permettendo di tracciarne la storia.

La personale sarà visitabile dal pubblico dal 20 marzo al 21 agosto 2022. Il percorso espositivo è articolato in senso cronologico, in modo da offrire una visione complessiva dei diversi periodi del suo fare arte dal 1965, dopo la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1964, al 2012. Sono proposte ventisette opere, rappresentative degli snodi cruciali della vita artistica di Ciussi; dai primi lavori, in cui l’attenzione si rivolge all’impaginazione geometrica del quadro in toni grigio-neri, sino agli esiti delle ultime opere.

 

III.65 (Carlo Ciussi, 1965)

Dopo un ventennio in cui l’attenzione di Ciussi sembra prevalentemente rivolta alla geometria, negli anni ‘70 è il colore ad assumere un ruolo centrale nel suo lavoro, con una semplificazione della geometria a figure rettangolari fluttuanti, come nelle opere XXIV (1976) e XXX (1979). Negli anni Ottanta e Novanta emerge un segno pittorico carico di energia dinamica, come si osserva nei dipinti in mostra del 1990, o angolare, a partire dal 1995, che arriva a invadere l’ambiente in lavori come Struttura (1995), opera tridimensionale autoportante.

Nel nuovo millennio il lavoro di Ciussi riprende i quadrati disassati, anche se in modo radicalmente nuovo, che apparivano nei quadri del 1965, come in Senza titolo del 2005. La sua ricerca si è infine estesa ad approfondimenti sulla possibilità di riempire i quadrati stessi, nei “Senza titolo” del 2009, o di graffiare la superficie del quadro, negli ultimissimi lavori del 2011 e 2012.

In occasione della mostra verrà pubblicato un volume contenente la riproduzione delle opere in mostra, un saggio di Davide Mogetta e un aggiornato apparato bio-bibliografico.

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