L’artista cinese realizza in Sicilia l’ultima delle sue sculture abitabili che indagano i rapporti tra minerale e vegetale, animale e artificiale
La forma spiraliforme rappresenta il simbolo della vita e della femminilità. L’armonia di uno spazio senza rotture, senza spigoli, con il percorso a spirale che rafforza ancora il senso ciclico della vita. Teatro temporaneo #1 è l’ultima delle sculture abitabili dell’artista cinese Licia Zhenru Liang, realizzata a Militello in Val di Catania, in Contrada Coscienza. In un terreno circondato da alberi di ulivi e simbolicamente vicino al vulcano Etna. L’opera – realizzata con il contributo di Alessandro Sinagra, Davide Andrea Lo Curto, Christian Grifò, Santi Tramontana e Edilforn – è la prima di una serie di sculture che verranno realizzate in forme differenti (quadrato, ellisse e ovale) presso altri vulcani e scenari geologicamente attivi.
La scelta del laterizio da costruzione riprende la tradizione nord europea che concepisce questo materiale quale sinonimo di spazio pubblico. Infatti dal movimento della Scuola di Amsterdaam, alle esperienze di Per Kirkeby, dai capolavori di Erwin Heerich a Tadao Ando, il mattone e il laterizio rappresentano proprio l’interazione tra architettura, arte e spazio pubblico. Partendo da questa visione, Liang si spinge verso una versione nomadica e decostruibile di sculture abitabili a basso impatto ambientale. Che – non essendo monumenti – sono solo il luogo temporaneo per azioni momentanee.
Attraverso di esse l’artista indaga i rapporti tra minerale e vegetale, animale e artificiale, la fertilità degli uomini e della terra, l’energia cosmica dei vulcani e la gioia di vivere dei cani che abitano l’installazione non meno delle persone.
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