C. Mariani
Italia del nord XIX – XX secolo
Paesaggio innevato con baite
Olio su tavola cm 48,5×58,5
Prezzo di partenza € 700,00
Stima € 1500-2000
“Lo splendore della neve”, una vendita dal sapore invernale. Il 12 febbraio, da Casa d’Aste Santa Giulia di Brescia
Quaranta lotti in catalogo di autori della fine dell’Ottocento e del Novecento, che raccontano poetici paesaggi innevati dove protagonista assoluta è la natura, scorci di paesi di montagna con tetti carichi di neve e stradine imbiancate, a volte percorse da figure umane.
Raffigurare la neve in pittura non è così frequente fino al XV secolo. I soggetti dei dipinti erano principalmente religiosi. Anche quando si inizia a rappresentare il paesaggio, l’inverno non è una delle stagioni preferite.
Tra gli “Old Master” che raffigurano paesaggi invernali più noti come non citare Pieter Bruegel il Vecchio con “I Cacciatori nella neve” datato 1565 e conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, considerato il primo vero dipinto di un paesaggio invernale della storia occidentale.
L’inverno e la neve diventano temi cari alla pittura di paesaggio dell’Ottocento e con un balzo in avanti di trecento anni rispetto a Bruegel, arriviamo agli Impressionisti. Furono grandi pittori di neve. Si pensi che solo Claude Monet realizzò circa 140 dipinti invernali e che passò anni a studiare l’effetto della neve dipinta en plein-air nel gelo della Francia.
Lo splendore della neve nel catalogo di Santa Giulia
La vendita si apre con un’imponente visione del Monte Cervino. Angelo Abrate, pittore autodidatta piemontese che ha scelto l’alta montagna come uno dei soggetti principali delle sue tele, dipinge un delicato olio su tavola intitolato “Il colosso tra le nebbie”. Nuvole e neve si confondono in toni dal bianco al rosa ed emerge la vetta che si staglia isolata contro il cielo (stima 3.500 – 4.000 euro).
E’ una splendida giornata di sole nella tela di Licinio Campagnari. In “Nevicata in val d’Ayas, alta valle di Brusson” il candore della neve abbaglia lo spettatore. Il lotto stima 1.500-2.000 euro. E’ di bianco accecante anche la neve dell’olio al lotto 8. Raffigura un paesaggio innevato con baite. Nel cielo di un azzurro intenso non si vede una nuvola. Il dipinto è firmato “C. Mariani” e quota 1.500-2.000 euro.
Il Monte Rosa svetta dietro le case in legno in primo piano nel dipinto di Cesare Gheduzzi, pittore nato nella provincia di Bologna e poi attivo a Torino, che si dedica prevalentemente al paesaggio, che riproduce con fedeltà ed eleganza (stima 1.200-1.400).
I colori nell’olio di Aldofo Rolla al lotto 12 vertono sui toni del rosa e dell’arancione, nelle increspature sull’acqua e nei dettagli delle barchette ormeggiate lungo la riva innevata del Po, forse dipinta all’alba o al tramonto. Rolla nella sua carriera ha trattato la figura umana e la natura morta, ma la sua predilezione è stata per il paesaggio, molto spesso ha dipinto quadri di neve (stima 1.200-1.400).
In “Neve nei Campi” di Domenico De Bernardi che immortala uno scorcio buio, sembra di trovarsi in una giornata gelida (stima 3.500-4.000 euro). Al contrario “Inverno nei pressi di Cortina d’Ampezzo” di Carlo Costantino Tagliabue brilla di una luce diffusa. Il pittore è un grande osservatore en plein air delle montagne lombarde e valdostane. Nelle sue tele emerge un attentissimo studio della luce (stima 3.500-4.000 euro).
Infine segnaliamo uno studio della luce e dell’ombra nel “Bosco innevato” di Armando Locatelli (1.000-1.200 euro), mentre forse è tardi la sera nello scorcio del piccolo paese di pescatori Volendam dipinto nel 1969 da Silvio Consadori (1.000-1.200 euro).
Casa d’Aste Santa Giulia