Nella vendita solo online First Open: Post-War and Contemporary Art (23 febbraio – 9 marzo 2022) di Christie’s, un focus sarà dedicato alla collezione di fotografie di Ellen e Dan Shapiro
«Collezionare fotografie è una passione, una dipendenza- ha raccontato Ellen Shapiro a Christie’s tramite Zoom dalla sua residenza a Palm Beach- Non credo di aver ancora finito»
Insieme, Ellen e Dan Shapiro hanno assembrato una delle collezioni più apprezzate ed estese dedicata esclusivamente alla fotografia. Christie’s offrirà all’asta 44 pezzi della raccolta. Tra gli artisti presenti: Diane Arbus, William Eggleston, Elger Esser, Andreas Gursky, Annie Leibovitz, Richard Mosse, Zanele Muholi, Irving Penn, Alex Prager, Viviane Sassen e Cindy Sherman. Le stime vanno da £ 600 a £ 50.000.
Iniziano a collezionare litografie negli anni ’70 e ’80, ma Ellen sviluppa presto un occhio acuto per la fotografia modernista in bianco e nero e negli anni ’90 decidono di spostare la loro attenzione esclusivamente sulla fotografia. Verso la metà degli anni ’90 comprano lavori della Scuola di Düsseldorf, tra i quali opere di Bernd e Hilla Becher e Candida Höfer, mentre la prima fotografia contemporanea acquistata è stata un lavoro di Cindy Sherman nel 1985. Elle lo ricorda così: «L’ho vista da Metro Pictures a SoHo e l’ho comprata per circa $ 100. Ce l’ho ancora. Il suo valore si è forse moltiplicato più di qualsiasi altra cosa che possiedo».
Molti dei lavori in asta sono stati acquisiti all’inizio degli anni 2000, quando gli Shapiro si sono trasferiti da New York a Londra. «Abbiamo lasciato il nostro appartamento di Park Avenue completamente arredato, perché pensavamo che saremmo tornati dopo due o tre anni. A Londra, ci siamo trasferiti in un bellissimo appartamento in Eaton Place, ma non aveva foto alle pareti. Così abbiamo iniziato ad acquistare nuove opere contemporanee quasi immediatamente». In poco tempo, quasi ogni centimetro quadrato di spazio sulla parete viene riempito di immagini. «Non credo molto nell’archiviazione- prosegue Ellen Shapiro – Se compro qualcosa, voglio conviverci».
Raccontando gli autori che fanno parte della collezione aggiunge: «È una pura raccolta di fotografie e questo la rende più forte. Ma mi piace la varietà e mi entusiasmo per le novità, quindi raramente compo più di un’opera di un artista». Nonostante questa abitudine, racconta che per alcuni autori, ai quali è particolarmente legata, ha fatto delle eccezioni: Diane Arbus, Irving Penn, Zanele Muholi e Richard Mosse. «Questi sono tra i miei artisti preferiti, quindi li ho acquistati in modo approfondito».
Gli Shapiro hanno costruito questa straordinaria collezione sulla base della convinzione di trovare i migliori esempi di fotografia di artisti che hanno spinto i confini del mezzo. Ellen nel tempo è diventata molto influente, ha lavorato con il Photography Council del MoMA e il National Portrait Gallery Photography Committee di Londra. E’ sempre stata attratta da quelle qualità che rendevano unico un fotografo, che fosse la tecnica o il soggetto.
Nell’intervista realizzata da Christie’s le viene chiesto se l’investimento è sempre stato al primo posto nelle loro menti. «Ho sempre e solo comprato ciò che amo, ma mio marito vedeva il collezionismo come una risorsa alternativa».
Gli Shapiro hanno sviluppato il loro occhio partecipando a tantissime mostre, anteprime di gallerie e fiere d’arte in tutto il mondo, tra cui Art Basel Miami Beach, Paris Photo e Photo London. «Sento che supportare gli artisti viventi è uno dei più grandi privilegi dell’essere una collezionista».
Ellen Shapiro, che ora trascorre i suoi inverni in Florida, ha raccontato a Christie’s che ormai è giunto il momento di vendere la sua casa a Londra: «È la fine di un capitolo. Ma sono pronta per andare avanti e la casa e la collezione vanno di pari passo»
Un’anteprima della raccolta sarà in mostra da Christie’s in King Street dal 9 al 16 febbraio 2022.