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Il dramma dietro l’ilarità. Parla il sorvegliante che ha deturpato un quadro in Russia

Anna Leporskaya, Tre figure Anna Leporskaya, Tre figure
Anna Leporskaya, Tre figure
Anna Leporskaya, Tre figure
Il sorvegliante arrestato lo scorso dicembre per aver disegnato gli occhi su Tre figure di Anna Leporskaya, in esposizione allo Yeltsin Center di Ekaterinburg, ha parlato del suo gesto folle in un’intervista al sito di notizie russo E1.

Il 633nne Aleksandr Vasiliev, un veterano decorato per la guerra afgana e cecena, ha detto alla giornalista Elena Pankratieva che credeva che l’opera fosse un “disegno per bambini” e ha affermato di essere stato spinto a deturparlo da un gruppo di adolescenti.

Sono uno sciocco, cosa ho fatto?” si chiede giustamente il sorvegliante, la cui storia abbiamo ripreso in un articolo di qualche giorno fa. Nonostante la vicenda abbia suscitato ilarità, è stato subito altrettanto chiaro che non potesse trattarsi di un gesto dettato da alcun tipo di razionalità.

Durante la prima guerra cecena, combattuta dal 1994 al 1996, Vasiliev ha subito ferite da proiettile su tutto il corpo, nonché traumi alla testa e ai polmoni. Gli è stata assegnata una medaglia al coraggio per il suo servizio. Secondo E1, la sua “salute psicologica ed emotiva” è stata permanentemente compromessa, anche in seguito alla scomparsa della moglie e del figlio. Nonostante tutto, nel corso degli anni è riuscito a trovare lavoro come addetto alla sicurezza per varie aziende. Ma il lavoro allo Yeltsin Center l’aveva fin da subito spaventato.

All’inizio volevo rifiutare, temevo che non sarei stato in grado di stare in piedi tutto il giorno, senza l’opportunità di sedermi“, ha detto, riferendosi alle ferite alle gambe. “Ma mi hanno detto: se fai un turno, ti paghiamo subito. Così sono andato al lavoro“.

E il lavoro consisteva nel sorvegliare le opere d’arte astratta al centro della nuova mostra del museo. Tra queste Tre figure di Anna Leporskaya, in prestito dalla Galleria Statale Tretyakov di Mosca. “Ad essere onesto, non mi sono piaciuti molto questi lavori. Mi hanno lasciato una brutta impressione” ha detto Vasiliev, per niente affascinato dai dipinti.

Vasiliev ha però descritto il vandalismo come un malinteso: “Stavo lì a vedere come reagivano le persone, quando ho notato che dei ragazzi di 16-17 anni erano in piedi davanti all’opera a discutere del perché non ci fossero occhi, bocca e tutto il resto. C’erano delle ragazze nel gruppo e mi hanno chiesto: “Disegna gli occhi, tu lavori qui”. Ho chiesto loro: “Sono lavori tuoi?” Mi hanno detto: “Sì”. Mi hanno dato una penna. Ho disegnato gli occhi. Pensavo fossero solo i loro disegni d’infanzia!

E invece era una tela di Leporskaya. L’artista dipinse Tre figure tra il 1932 e il 1934, tela che per fortuna era assicurata per 75 milioni di rubli (1,4 milioni di dollari). Il dipinto è stato restituito alla Galleria Statale Tretyakov di Mosca per un rapido restauro che si stima costerà 250.000 rubli ($ 4.600). Nel frattempo, sono stati installati schermi protettivi sulle restanti opere d’arte in mostra allo Eltsin Center.

L’atto vandalico è stato segnalato per la prima volta il 7 dicembre dopo che due visitatori hanno notato i segni e hanno allertato un impiegato della galleria. Lo Yeltsin Center ha sporto denuncia alla polizia, ma il ministero degli Affari interni di Ekaterinburg inizialmente ha rifiutato di accettarla poiché il danno era considerato “irrilevante”.

In seguito Vasiliev è stato ufficialmente accusato di vandalismo criminale e dovrà pagare una multa e rischia da un anno di lavoro correttivo fino a tre mesi di prigione. Degli adolescenti che avrebbero istigato il sorvegliante non c’è traccia nei filmati delle telecamere di sicurezza.

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