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Letteratura del gioco. Tra fascino, imprevisti e realtà

Sono numerosi i settori che hanno dimostrato di sapere trarre una notevole ispirazione dal mondo del gioco. Fascino e seduzione, ma anche i potenziali risvolti negativi di chi si fa prendere la mano, oltre che le storie uniche di chi ha cambiato la propria vita facendo del gioco una professione.

Le opportunità per lasciarsi ispirare da questo mondo sono tantissime, anche se le scommesse in italia tendono sempre più verso l’online, a discapito dei casino. Certo, ci sono delle strutture nel mondo, come quelle a Singapore, Las Vegas e Venezia, solo per citarne alcune, che lasciano di stucco e riuscirebbero a coinvolgere chiunque con la loro atmosfera magica e coinvolgente, ma il web ha inevitabilmente ridefinito i confini anche di questo settore.

Detto questo, il fascino del gioco, in effetti, risiede anche nel legame estremamente profondo che questo ha con l’umanità, fin dai tempi antichi. È un risvolto che fa parte della nostra società: non è un caso, quindi, che ci siano tanti romanzi dedicati a questo argomento. Citare “Il Giocatore” sarebbe eccessivamente semplice: uno dei capolavori più famosi al mondo realizzati da parte di Fedor Dostoevskij, per cui nel 2021 si sono ricordati i 100 anni dalla nascita; quindi, proviamo a dare uno sguardo ad altri romanzi particolarmente apprezzati.

Aleksandr Puskin e “La donna di picche”
Un romanzo realizzato da Aleksandr Puskin che risale al 1834 e che rimane compreso all’interno di una raccolta in cui ci sono anche tante altre opere sempre del medesimo autore. Al centro del racconto c’è Hermann, che ha dovuto affrontare una serie di problematiche con la donna di picche. No, non si tratta unicamente della carta, ma anche di una persona a tutti gli effetti che custodisce un particolare segreto di gioco legato all’uso di tre carte che riescono a rivelarsi sempre vincenti, ma solo se vengono giocate in successione.

Hermann, nel corso della storia, riuscirà a far rivelare alla donna il segreto delle tre carte sempre vincenti, ma non riuscirà mai, a sua volta, a far funzionare quel meccanismo. Coincidenza, sarà, guarda caso, proprio una donna di picche pescata al posto di un asso, a far cadere Hermann in un vortice negativo da cui non riuscirà più ad uscire.

Paul Auster e “La musica del caso”
Paul Auster scrive questo romanzo nel 1990, narrando le gesta di Jim Nashe: il protagonista del romanzo è un vigile del fuoco che sta attraversando un momento particolarmente problematico della sua vita quando, all’improvviso, un’ingente somma ereditata dal padre cambia completamente la sua quotidianità.

Una vera e propria manna dal cielo, che permette a Jim di sistemare la figlia, comprare un’auto e iniziare un’avventura on the road negli Usa. Lungo il percorso conosce Jack Pozzi, un grande esponente dei tavoli verdi del poker dei casino, che riesce a convincere Jim a prendere parte a un torneo con un solo scopo, ovvero quello di sconfiggere Flower e Stone, due miliardari piuttosto eccentrici. Una narrazione che prenderà risvolti imprevisti e imprevedibili.

La storia di Baptiste Dupré
Un altro romanzo che riguarda il poker e che merita di essere letto e riletto, è senz’altro “La mano sbagliata”, scritto da Jean-Michel Guenassia. Un libro che narra la storia di Baptiste Dupré, un giocatore di poker con un unico obiettivo nella vita: raggiungere il traguardo di miglior giocatore di poker di tutti i tempi.

Un riconoscimento ambizioso, ma Baptiste ha dalla sua parte, a quanto pare, sia la bravura che la dea bendata, il che non guasta certamente mai. Anche nella quotidianità le stelle sembrano a suo favore. Baptiste sposa infatti la figlia di uno dei più importanti avvocati cittadini, ma la vita di tutti i giorni, a un certo punto, comincia a sembrare soffocante e a stargli stretta. Tanti passaggi del romanzo, va detto, sono tratti da una storia realmente accaduta.

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