Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona dal 5 marzo al 15 maggio 2022, rende omaggio all’artista ticinese Rolando Raggenbass (1950-2005)
La mostra al museo svizzero presenta quaranta opere che analizzano tutte le fasi del percorso creativo di Raggenbass, dagli anni ottanta al primo quinquennio del Duemila. Si apre con un’opera del 1982 (Senza titolo) in cui Raggenbass riprende la figura del funambolo come metafora dell’artista contemporaneo che vive con smarrimento le conseguenze della civiltà dei consumi.
La cravatta, uno dei topos della sua ricerca, simbolo della società consumistica, ritorna spesso nei suoi lavori degli anni Ottanta. Con Micromare del 1987 si assiste all’apparire di un colore pieno, compatto, bidimensionale che sembra bloccare in superficie ogni elemento in esso contenuto e dove ogni particolare, illustrato con leggerezza infantile, sembra come congelato, addirittura banalizzato.
In opere come Monomotel (1987-1988) un rosso potente, espressionista, domina la scena e anticipa il graffitismo scenico dell’Informale. Tra il 1992 e il 1993 Raggenbass realizza opere caratterizzate dalla quasi totale assenza di figurazione, dove i colori ocra, marrone e le loro varianti, tendono al monocromo.
Dalla metà degli anni Novanta un nuovo cambiamento. Nasce la serie, sempre più materica, dei “rossi”, in cui il nero lascia il posto alle macchie color sangue che si raggrumano, si espandono come lacerti di un corpo esploso, messo in evidenza dall’uso di fogli di plastica sovrapposti gli uni agli altri. Da queste opere nascono gli Elfimilza del 2002, le sculture “ambientali” dell’ultima produzione di Rolando Raggenbass.
Mara Folini, direttrice del museo svizzero che ha curato l’esposizione in collaborazione con Luisa Figini ha dichiarato: «Rolando Raggenbass è figlio di quella “condizione postmoderna” straniata e straniante, nata dal disincanto dalle grandi Ideologie “moderniste” (illuminismo, idealismo, marxismo, positivismo) e dalla cultura di massa che, sulle ceneri della drammatica crisi economica, politica e sociale degli anni settanta, caratterizzata dalla costante crescita della disoccupazione, dei conflitti sociali e dei conseguenti anni bui del terrorismo, avevano mostrato quanto l’ottimismo verso il futuro, la fiducia nel progresso delle avanguardie e i suoi valori, la convinzione che la storia proceda in modo lineare e per progressivi miglioramenti in ambito culturale, sociale, scientifico, fossero fondati su falsi paradigmi dogmatici, predittivi e autoritari, incapaci di dar conto e di includere ciò che fosse semplicemente “differente”, incoerente, non-riconoscibile, non comprensibile, non ingabbiabile in categorie astratte totalizzanti»
OMAGGIO A ROLANDO RAGGENBASS. 1950-2005
5 marzo – 15 maggio 2022
Museo Comunale d’Arte Moderna
via Borgo 34 Ascona (Svizzera)
tel. +41 (0)91 759 81 40
www.museoascona.ch