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Venti metri di installazione monumentale di Robert Morris in mostra a Milano

Robert Morris, 4 Rings, 2 Centers, Galleria Alessandra Castelli, Milano, ottobre – novembre 1974. Crediti fotografici Salvatore Licitra. 

Osart Gallery presenta 4 Rings, 2 Centers, una mostra dedicata all’omonima opera di Robert Morris, (Kansas City, 1931 – Kingston, 2018), dal 27 marzo al 21 maggio 2022Il lavoro di Morris interagisce con gli ambienti e con il corpo dei fruitori, indagando la percezione e i suoi limiti.

L’opera, di dimensioni monumentali, è composta da sei elementi, per uno sviluppo totale di quasi venti metri. Ad essa è dedicata tutta la sala principale di Osart Gallery, che riunisce ed espone per la prima volta l’installazione e una serie di documenti relativi alla sua prima mostra. 4 Rings, 2 Centers era stata esposta inizialmente in occasione della prima personale milanese dell’artista presso la galleria Alessandra Castelli nel 1974.

Delle sue opere minimaliste, Giuseppe Panza di Biumo, ha scritto che l’elemento più evidente era il loro “carattere intellettuale e mentale”; secondo il grande collezionista sono sculture in cui la realtà era spogliata di ogni elemento superfluo, e in cui trapelava il significato ultimo e profondo che lega ogni cosa. Secondo lo stesso Morris, la scultura va inserita nello spazio di senso o nello scarto “tra monumento e ornamento”, e l’unico elemento con cui essa debba sempre confrontarsi è il corpo umano.

Robert Morris, 5 Timbers 1’ x1’ x 12’, Inchiostro su carta, 89 x 116,5 cm. Photo courtesy Panza Collection, Mendrisio (CH), photo credit Alessandro Zambianchi, Milano

Morris ha contribuito a definire diverse tendenze dell’arte americana e internazionale sia attraverso le sue opere che attraverso i suoi numerosi scritti; è stato infatti uno dei padri del Minimalismo, della Land Art e della cosiddetta “Anti-form”, che lui stesso ha teorizzato, e che trova esempio diretto nei suoi feltri, lasciati pendere dalle pareti in maniera naturale, in modo che il caso diventi parte attiva nella creazione dell’opera, e nei suoi Scatter Pieces, in cui le installazioni sono costituite da detriti ammassati fino a riempire interi ambienti. 

 

Robert Morris, Untitled (Corner Piece), 1966, Inchiostro su carta, 28 x 36 cm. Photo courtesy Panza Collection, Mendrisio (CH), photo credit Alessandro Zambianchi, Milano

L’opera in mostra a Osart Gallery testimonia un momento chiave della carriera dell’artista, mantenendo un’essenzialità delle forme di matrice minimalista, e allo stesso tempo rimodellando radicalmente l’ambiente. L’installazione è accompagnata dalla documentazione relativa alla prima occasione espositiva, oltre che da una serie di opere su carta degli anni Sessanta e coeve, gentilmente prestate dalla Collezione Panza, che ben rappresentano lo sviluppo delle ricerche minimaliste di Robert Morris. 

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