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Dalla luce di Ghiglia alla forza della materia di Calzolari. L’arte moderna e contemporanea è di scena da Babuino

Lotto 101
PIER PAOLO CALZOLARI (Bologna 1943)
Senza titolo, 1970
Opera a tecnica mista, di sale, pittura con applicazione di candele su carta applicata su tavola in teca, cm.81,8x67x 4,5
Stima: €  40000-60000

Da Babuino a Roma è in arrivo un folto catalogo di ‘Arte Moderna e Contemporanea‘, con oltre 600 lotti che spaziano dai dipinti a disegni, grafiche, sculture, arti decorative e Design

L’incanto sarà in tre tornate, in calendario per martedì 15, mercoledì 16 e giovedì 17 marzo alle ore 15:00 presso la sede della casa d’aste in via dei Greci 2/a, Roma.

I – Arte moderna e contemporanea

La prima tornata di 210 lotti è guidata dal top lot di tutta vendita, un lavoro di Pier Paolo Calzolari che si è conquistato la copertina del catalogo. E’ una tecnica mista composta da sale, pittura e applicazione di candele su carta, applicata su tavola in teca (Lotto 101). In tutti i lavori dell’artista l’oggetto subisce e produce una metamorfosi che diventa elemento centrale di un sogno, un mistero, un dramma e conferisce all’insieme una dimensione teatrale. Negli anni ‘60, Calzolari è legato agli artisti dell’Arte Povera e già intorno al 1965 lascia la pittura tradizionale. Più degli altri membri del movimento “invenzione” del critico Germano Celant, che ne conia il nome, esprime attraverso le sue opere una vena poetica. I materiali usati sono presi in prestito dalla natura: burro, margarina, ghiaccio, piombo fuso, le scritte al neon ed altro. L’opera in asta è del 1970 e stima € 40.000-60.000.

Pier Paolo Calzolari nel suo studio di Sant’Ippolito – Fossombrone (PU), Italia.
In secondo piano l’opera dal titolo IL MIO 25° ANNO D’ETA’.
Copyright: Paolo Semprucci 2016

Tornando indietro a inizio secolo, ci soffermiamo sulla luminosa natura morta di Oscar Ghiglia. Modigliani diceva di lui: “In Italia non c’è nulla, sono stato dappertutto. Non c’è pittura che valga. Sono stato a Venezia, negli studi. In Italia, c’è Ghiglia. C’è Oscar Ghiglia e basta”. Affermazione che sembra contrastare con il silenzio critico intorno al pittore, almeno fino agli anni Settanta. Pittore di ritratti e di Still-Life, nelle sua classifica di opere più costose vendute in asta, la prima natura morta si attesta al terzo posto. Raffigura un piatto colmo di succulente ciliegie, grandi e mature, venduto da Sotheby’s per oltre 88 mila euro nel 2003. La fruttiera in asta da Babuino stima € 10.000-15.000.

Lotto 31
OSCAR GHIGLIA (Livorno 1876 – Prato 1945)
La fruttiera, 1908 ca.
Olio su cartone, cm. 28,5 x 23
Stima: € 10000-15000

Tra le altre nature morte in catalogo si segnala anche “Pannocchia e limoni” del 1965 di Renato Guttuso, una china e acquerello su carta che stima 3.000-4.000 euro. Tra le opere su carta, spicca un lavoro di Giuseppe Uncini, “Progetto”, del 1959. Realizzato a matita e inchiostro su carta, proviene da una collezione privata romana. Quota 3.000-4.000 euro.

Lotto 47
GIUSEPPE UNCINI (Fabriano 1929 – Trevi 2008)
Progetto, 1959
Matita e inchiostro su carta, cm. 68 x 47,5 Firma e data in basso a destra
E 3000-4000

Tra i maestri stranieri, si segnala il Bad Boy inglese Damien Hirst. Capofila della Young British Artists e interessato ad esorcizzare la morte, Hirst è presente con il grande “Lysergic Acid Diethylamide (LSD)” del 2000 (lotto 115, € 7.000-9.000). Gli esperti di Babuino propongono un salto nella Pop Art con Andy Warhol con la serigrafia a colori “Ritratto di Man Ray” del 1974 (lotto 152, € 4.000-6.000).

Lotto 115
DAMIEN HIRST (Bristol 1965)
Lysergic Acid Diethylamide (LSD), 2000 Stampa lambda a colori su carta Fujicolor professional, ex. 62/300Misure cm. 106,5 x 127
E 7000-9000
Lotto 152
ANDY WARHOL (Pittsburgh 1928 – New York 1987)
Ritratto di Man Ray, 1974
Serigrafia a colori, ex. 95/100 Misure cm. 35 x 35
E 4000-6000

Guardando invece alla cosiddetta Pop Art Italiana e restando negli anni ’70, si segnala Franco Angeli con la sua grande tela a smalto e acrilico “Canto popolare” (Lotto n. 136, € 8.000-10.000). Tano Festa è in asta con i suoi riconoscibili coriandoli. La tela, di grandi dimensioni (cm. 120 x 100), è del 1984/85 e stima 4.000-6.000 euro.

Lotto 136
FRANCO ANGELI (Roma 1935 – 1988)
Canto popolare, 1973
Smalto e acrilico su tela, cm. 130 x 150 Firma in basso a destra
E 8000-10000
Lotto 147
TANO FESTA (Roma 1938 – 1988)
Coriandolo, 1984/85 Acrilico e coriandoli su tela, cm. 120 x 100
E 4000-6000

Sempre nell’ambito del Pop, emerge la scultura Cavalli del 1991 in misto bronzo di Mario Ceroli (Lotto n. 73, € 3.500-4.000). Per quel che riguarda la scultura, si segnala anche la “Testa di boxeur” in terracotta di Romeo Gregori. Il ritratto, firmato sul collo, risale agli anni Trenta ed è stato esposto alla XIX Esposizione biennale internazionale d’arte di Venezia, nel 1934. Stima € 3.000-4.000.

Lotto 73
MARIO CEROLI (Castel Frentano 1938)
Cavalli, 1991
Misto bronzo con base lignea, cm. 80 x 40 x 15
E 3500-4000
Lotto 16
ROMEO GREGORI (Carrara 1900 – Roma 1940)
Testa di boxeur, anni ‘30
Scultura in terracotta, cm. 38 x 28 x 28 Firma sulla base del collo
E 3000-4000

Achille Perilli è in asta con tre opere di diversi periodi: “Progetto per l’allargamento dello spazio”, olio su tela del 1951 (Lotto 76, € 4.000-6.000), “Appunti per una poesia” del 1957, craquelé, tempera e inchiostro su tela (Lotto 178, € 5.000-7.000) e “Il folle pedagogo” del 1993, tecnica mista su tela (Lotto 10, € 4.000-4.500).

Lotto 76
ACHILLE PERILLI (Roma 1927 – Orvieto 2021)
Progetto per l’allargamento dello spazio, 1951 Olio su tela, cm. 54 x 59
E 4000-6000
Lotto 178
ACHILLE PERILLI (Roma 1927)
Appunti per una poesia, 1957
Craquelé, tempera e inchiostro su tela, cm. 38 x 55 Firma e data in basso a sinistra
E 5000-7000
Lotto 106
ACHILLE PERILLI (Roma 1927 – Orvieto 2021)
Il folle pedagogo, 1993
Tecnica mista su tela, cm. 45 x 35 Firma e data in basso a sinistra Firma, data e titolo al retro
E 4000-4500

 

II – Dipinti e disegni del XIX e XX secolo

La seconda tornata, mercoledì 16 marzo, offre 194 lotti tra “Dipinti e disegni del XIX e XX secolo”. In catalogo vedute marine, paesaggi bucolici, scorci di città. Accompagnati da opere dove la figura umana è protagonista, giovani popolane con gli strumenti di lavoro in contrasto con dipinti dove le donne vestono abiti curati e decorati, indossano accessori e scarpe alla moda, come il grande olio su tela dipinto da un pittore italiano anonimo del XIX secolo che raffigura una “Cantante di Cabaret con tamburello” (1.500-2.000 euro). O ancora scene di interni austeri, come “Lo scrivano” di Antonio Rotta  (800-1200 euro), ritratti di fanciulle sognanti come nella tela di Vincenzo Cabianca, maggiormente noto per i suoi effetti di luce macchiaioli (1.000-1.500 euro).

Lotto 276
PITTORE ITALIANO, XIX SECOLO
CANTANTE DI CABARET CON TAMBURELLO Olio su tela, cm. 74 x 128
E 1500-2000
Lotto 238
VINCENZO CABIANCA (Verona 1827 – Roma 1902)
SOGNI
Olio su tela, cm. 36 x 26 Siglato in basso a sinistra
E 1000-1500

Tra le chicche della sessione “Mercato dei peperoni a Chivasso” del 1919 del pittore torinese Alessandro Lupo nel pieno della sua maturazione e visione artistica immersa nella realizzazione di opere assolutamente pertinenti al verismo (Lotto n. 260, € 7.000-10.000). Il suo maestro in gioventù fu Vittorio Cavalieri dal quale apprese proprio le maniere del verismo associate ai toni espressionisti, più pastosi e materici. In una mostra a Livorno nel 1933 presentò molte opere con soggetti di mercato, dove la luce e il colore rendevano le opere molto gradite a mercanti e collezionisti.

Lotto 260
ALESSANDRO LUPO (Torino 1876 – 1953)
MERCATO DEI PEPERONI A CHIVASSO
Olio su tela, cm. 180 x 200
E 7000-10000

III – Arti decorative e design del XX secolo, dipinti, sculture e grafiche

Si conclude, in terza tornata, con dipinti, una collezione di sculture e grafica di arte moderna e contemporanea e una selezione di arti decorative e Design del Novecento tra cui si segnala la lampada da terra modello Fantasma, di Afra e Tobia Scarpa per Flos degli anni ’60 (Lotto n. 449, € 1.000-1.500).

Lotto 449
LAMPADA DA TERRA, AFRA E TOBIA SCARPA PER FLOS ANNI ‘60
modello ‘Fantasma’, con struttura
in metallo e corpo mosso
in resina cocoon.
Misure cm. 184 x 50 x 50.
E 1000-1500

Di impatto scenografico il bozzetto di Giuliano Geleng per il film Gran Bollito di Mauro Bolognini del 1977 (Lotto n. 584, € 1.000-1.500). Tra gli arredi spiccano una scrivania Vittorio Dassi (1893-1973), anni ’50 impiallacciata in faggio, con interno in acero (lotto 475 stima € 600-800) e una poltrona razionalista, attribuita a Gino Levi Montalcini, anni ’40. (lotto 481 stima € 300-400).

Lotto 584
GIULIANO GÈLENG (Roma 1949 – 2020)
Gran Bollito
Olio su compensato, cm. 80 x 160 Firma in basso a sinistra
E 1000-1500
Lotto 475
BELLA SCRIVANIA, VITTORIO DASSI (1893-1973), ANNI ‘50
impiallacciata in faggio, con interno in acero. Piano in vetro verde ‘Acqua del Nilo’, fronte a tre cassetti con pomelli in ottone. Gambe piatte oblique con scarpette in ottone cesellato. Misure cm. 80 x 162 x 80.
E 600-800
Lotto 481
POLTRONA RAZIONALISTA, ATTRIBUITA A GINO LEVI MONTALCINI, ANNI ‘40 in legno a lacca nera, con braccioli in legno chiaro. Completa di cuscino multicolore. Misure cm. 87 x 66 x 64. E 300-400

BABUINO CASA D’ASTE

Martedì 15 marzo, ore 15.00 – Dipinti e sculture di Arte moderna e contemporanea
Giovedì 16 marzo, ore 15.00 – Dipinti e sculture del XIX e XX secolo
Venerdì 17 marzo, ore 15.00 – Arti decorative e design del XX secolo, dipinti e grafiche

Esposizione
da venerdì 11 marzo a lunedì 14 marzo 2022
Orario continuato: 10.00/20.00

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