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Paesaggi magici. L’opera immersiva di Fabio Giampietro

Fabio Giampietro, The Lift, 2022

Dal 14 aprile all’8 maggio 2022, MEET Digital Culture Center, il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale, nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo, presenta The Lift, l’opera immersiva site-specific di Fabio Giampietro (Milano, 1974), prodotta in collaborazione con Valuart.

Attivo nel panorama artistico da più di 20 anni, Fabio Giampietro è tra i pionieri della rivoluzione NFT e tra i principali esponenti della scena artistica digitale italiana e internazionale. Il lavoro artistico di Giampietro esplora le possibilità creative che emergono dall’intersezione tra arte e tecnologia, tema che rappresenta un asse portante nella programmazione di MEET. The Lift è un progetto dall’alto contenuto tecnologico, nel quale Fabio Giampietro coinvolge il pubblico rendendolo complice del racconto.

L’esperienza inizia all’interno di una galleria d’arte, durante l’inaugurazione di una personale dello stesso artista; ai muri, sette grandi tele che riproducono i paesaggi di Fabio Giampietro, avvolgono lo spettatore.

I visitatori di The Lift vengono accompagnati lungo il percorso espositivo dalla voce di una misteriosa guida che l’inviterà a raccogliersi al centro della sala per abbracciare in uno sguardo più ampio il lavoro di Giampietro. Improvvisamente, le pareti della galleria cadranno come carte, svelando un unico panorama circolare estratto precisamente dai quadri, anch’essi crollati insieme ai muri. È qui che comincia il viaggio: il panorama circostante inizia a muoversi, trasformando la stanza in un enorme ascensore a vetri che sale nel mezzo di una metropoli, accelerando fino a catapultarlo fuori dal grattacielo stesso, oltre la città, e a fluttuare nello spazio circondato da forme geometriche, creature e personaggi strani che abitano i social network, il mondo dei videogiochi, e l’immaginario dell’artista stesso.

Il viaggio non è finito; dopo un momento di pausa l’ascensore precipiterà velocemente verso il basso, accompagnato da un grande frastuono; il polverone sollevato dallo schianto si diraderà rivelando una inaspettata conclusione.

L’esperienza si estende anche nelle Gallery adiacenti, dove il visitatore potrà scoprire il percorso che ha portato Fabio Giampietro a scardinare il suo stesso linguaggio, spogliando gli spettatori di quei visori che da anni fanno da filtro tra la sua pittura e il mondo digitale, e lasciandoli liberi di essere trasportati fisicamente ed emotivamente in quello che è una vera e propria esperienza lungo la sottile linea di confine tra la realtà e l’inganno.

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