Print Friendly and PDF

La cattedrale di Alberto Burri. Riaprono gli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello

Gli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, une delle sedi della Fondazione Burri Gli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, une delle sedi della Fondazione Burri
Gli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, une delle sedi della Fondazione Burri
Gli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, une delle sedi della Fondazione Burri

La Fondazione Burri ha investito dieci i milioni di euro in sette anni di lavori risistemazione, riqualificazione e di restauro negli undici capannoni

Un ambiente nato non per essere un museo, oggi finalmente rientra in una musealizzazione moderna e riconosciuta”. Con queste parole il presidente della Fondazione Burri, Bruno Corà, commenta la riapertura al pubblico degli Ex Seccatoi del Tabacco, a Città di Castello. Che tornano visitabili in occasione del centosettesimo anniversario della nascita di Burri, dopo due anni di lavori di risistemazione, riqualificazione e di restauro. “Una sede come questa, dà orgoglio alla Fondazione e ci permette di poter dialogare con tutti i più grandi musei del mondo”, aggiunge Corà. “Sono veramente pochissimi nel mondo i musei d’artista, cioè dedicati ad un solo artista, in una città. E Città di Castello può vantare un percorso museale che inizia da Palazzo Albizzini che non teme paragoni con nessuno”.

 

Gli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, une delle sedi della Fondazione Burri
Gli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, une delle sedi della Fondazione Burri

Dieci i milioni di euro sono stati investiti dalla Fondazione Burri in sette anni di lavori negli undici capannoni, dal 2015 al 2022. Si è iniziato con la riqualificazione del piano sottostante e i risanamenti esterni, costati circa 5,7 milioni di euro. Due milioni e mezzo circa di euro sono stati investiti per la nuova area, inaugurata nel 2019 e, all’incirca altrettanti per il restyling del piano superiore con importanti lavori climatici, sulla pavimentazione, e di manutenzione delle opere. “Ogni volta che percorriamo queste sale è una nuova emozione dettata soprattutto della capacità titanica dell’artista alla quale non ci si abitua mai”, conclude Corà. “Osservare le opere di Burri all’interno di questa sede espositiva lascia sempre stupore e meraviglia. È questo un patrimonio che ci invidia il mondo intero”.

https://www.fondazioneburri.org/

Commenta con Facebook