Lady Performance raccoglierà fondi per il popolo ucraino offrendo la possibilità di essere protagonisti di “The Artist is Present”
“L’attacco all’Ucraina è un attacco a tutti noi. È un attacco all’umanità e deve essere fermato“. Alla mobilitazione del mondo dell’arte a sostegno del popolo dilaniato dalla guerra dichiarata dalla Russia prende parte anche Marina Abramović. Che mette sul piatto la sua performance probabilmente più celebre, “The Artist is Present”, andata in scena nel 2010 al MoMA di New York. Un’opera durata tre mesi durante la quale l’artista rimaneva immobile, in silenzio, seduta davanti a un tavolo per sette ore al giorno, a incontrare gli sguardi del pubblico. Immortalata da momenti intensi come quando all’insaputa della Abramovic decise di partecipare alla performance anche Ulay, suo compagno di vita e di arte per dodici anni. All’epoca parteciparono più di 1500 persone.
Pe raccogliere fondi a favore di Direct Relief per l’Ucraina si svolgerà una sorta di riffa. I vincitori dell’”asta” avranno la possibilità di sedersi davanti a Lady Performance e di essere fotografati mentre partecipano alla performance. A scattare le foto a chi parteciperà all’asta sarà lo stesso fotografo di allora, Marco Anelli, collaboratore di lunga data dell’artista. Nei giorni scorsi un altro artista sulla cresta dell’onda, il francese JR, si era esposto in prima persona a favore del popolo ucraino. In questo caso con un’azione simbolica. Arrivando, accompagnato dall’attore e regista Mathieu Kassovitz, fino a Leopoli per srotolare sulla Piazza dell’Opera la gigantesca fotografia di una bambina ucraina, lunga 40 metri.
