Dal 30 marzo apre alla Galleria Frediano Farsetti di Milano la terza mostra del ciclo Connection dal titolo Abstract Syndrome con gli artisti Riccardo Guarneri, José Guerrero e Gerwald Rockenschaub
Il progetto espositivo, a cura di Lorenzo Bruni, è stato ideato appositamente per gli spazi della galleria. L’elemento che accomuna le tre ricerche è l’ossessione per l’astrazione geometrica. Questo nel loro caso non consiste soltanto nel dedicarsi alla riduzione delle forme in segni puri, ma punta alla creazione di una dinamica combinatoria tra gli elementi con l’intento di mettere in evidenza non la forma in sé, bensì il modo in cui essa si manifesta, viene ricordata e percepita e, in ultima istanza, come può essere immaginata e concettualizzata.
L’indagine sugli strumenti del dipingere è il punto da cui gli artisti partono per focalizzare l’attenzione sulle interpretazioni delle cose, ponendosi in confronto non solo con lo spazio dell’arte, ma anche con quello della propria quotidianità.
Le opere in mostra – sebbene molto diverse tra di loro per il contesto culturale e generazionale da cui nascono – sono accomunate dalla necessità di riflettere sui meccanismi che stanno dietro all’oggetto-quadro cercando una terza via rispetto alla tradizionale dicotomia tra astratto e figurativo.
Le ricerche dei tre artisti tendono al monocromo per alzare il livello di attenzione dello spettatore, circondato oggi da fin troppe sollecitazioni mediatiche. Le loro opere infatti – pur basando la loro struttura su forme geometriche, colori puri e trasparenza della luce – vogliono evidenziare una percezione inedita del tempo della fruizione. Realizzati in anni differenti, i lavori messi in dialogo tra loro nella sede della Galleria Frediano Farsetti di Milano suggeriscono nuove possibilità di indagine sugli strumenti dell’astrazione geometrica di stampo modernista e soprattutto sulla necessità di ripensare a quale può essere oggi, al tempo dei social media, questa eredità.
Guarneri (Firenze, 1933; vive e lavora a Firenze) utilizza colori chiari che portano alla quasi sparizione dei segni in favore di una luminosità nuova, che costringe lo spettatore a concentrarsi sull’atto del guardare. Sulle superfici dei quadri realizzati nel corso degli ultimi dieci anni convivono, infatti, macchie e linee, acquerello e acrilico, grafite e parti di scrittura, in grado di introdurre nell’opera una dimensione esistenziale ed esperienziale con cui ripensare radicalmente al periodo dell’“astrazione analitica”, a cui l’artista ha preso parte alla fine degli anni Sessanta.
Rockenschaub (Linz, 1952; vive e lavora a Berlino) declina le forme astratte in presenze inedite che si collocano a metà strada tra quadro e scultura. I volumi delle sue opere sono sempre costituiti da materiali moderni come il plexiglas, utilizzato fin dalla fine degli anni Ottanta, periodo nel quale abbandona la pittura tradizionale su tela. Si tratta di superfici uniformi e prive della connotazione romantica del “fatto a mano”, utilizzate dall’artista all’interno dello spazio espositivo come strumenti per rivelarne le caratteristiche latenti e mettere in evidenza sia la relazione tra contenitore e contenuto, sia quella tra vedere e immaginare.
Guerrero (Granada, 1979; vive e lavora a Roma) propone delle immagini fotografiche di luoghi in cui la presenza umana è assente, come se essi fossero dei dettagli di un ambiente più ampio. La sua indagine riguarda il rapporto tra architettura, memoria e storia, non con l’intento di produrre documentazioni, bensì di realizzare delle immagini in presa diretta dell’incontro con il mondo. Questo accade sia con la serie dedicata agli interni oscuri delle cave di marmo a Carrara, sia con quella sui monumenti antichi di Roma, fino ad arrivare ai recenti modellini di architettura di tipo modernista illuminati dalla luce naturale.
Abstract Syndrome. Riccardo Guarneri, José Guerrero, Gerwald Rockenschaub
L’eredità dell’astrazione geometrica
A cura di Lorenzo Bruni
Inaugurazione mercoledì 30 marzo 2022, dalle ore 18 alle ore 20
mostra visitabile dal 30 marzo al 7 maggio 2022
Galleria d’Arte Frediano Farsetti
Via della Spiga 52 (ingresso da via Manzoni) 20121 Milano
Orario lunedì-venerdì 10-13 / 15-19
sabato 10-13
Tel + 39 (0)2 794274
info@galleriafredianofarsetti.it www.galleriafredianofarsetti.it