Il premio fu ideato in occasione dei trenta anni dal primo numero della Rivista Segno dall’omonima associazione
È un riconoscimento assegnato periodicamente ad un artista contemporaneo in attività. Che si sia distinto per particolari meriti artistici e per l’impegno nel suo lavoro internazionalmente riconosciuto. E consiste un’opera realizzata in 3 copie dal grande artista Luigi Ontani, che ha interpretato il trofeo come una allegoria delle arti. Parliamo del Premio Segno d’oro, ideato in occasione dei trenta anni dal primo numero della Rivista Segno dall’omonima associazione. Nel 2007 la Commissione conferì il primo Segno d’oro all’artista greco Costas Varotsos (Atene 1955). Dopo 5 anni, nel 2012 la seconda edizione vide il riconoscimento dell’artista Nunzio Di Stefano (1954 Cagnano Amiterno, Aq).
Ora di anni ne sono passati dieci, per giungere alla terza edizione, assegnata nell’ambito dell’appena conclusa fiera Miart. Ed a vincere il premio, consegnato nello stand della galleria Mazzoleni, è stata Marinella Senatore. Artista designata vincitrice dal presidente dell’Associazione Culturale Segno e dal direttore Lucia Spadano, coadiuvati da una commissione di esperti redattori, fotografi e critici d’arte (Maila Buglioni, Roberto Sala e Pietro Marino).
Sul numero 285 della rivista, marzo-aprile 2022, Pietro Marino esplora con il suo testo intitolato Le luci nel labirinto, la poetica di una delle artiste italiane più famose a livello internazionale. Mentre nell’intervista raccolta da Elisa Cescon Tedesco, Marinella Senatore ci racconta il suo percorso artistico. Come da tradizione, sarà a la stessa artista a realizzare il trofeo da assegnare nella prossima edizione del Premio Segno d’oro.