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Amore, odio, la via dell’Eden e il fiore di Parigi. Una primavera di libri da leggere

Questo elenco di nuove letture include una serie libri che ci ricordano la primavera anche se in modi diversi e quasi inaspettati: dai nuovi inizi al fiorire fino alle seconde possibilità.

Il fiore di Parigi – Il romanzo di Simone de Beauvoir” di Caroline Bernard (TRE60)

Simone è la bambina perbene che sognava di fare la scrittrice e che è diventata una penna inestimabile e molto di più: una filosofa, una femminista, un’ispirazione. Questa è la sua storia, quella di una donna in grado di rivoluzionare il pensiero moderno insieme al compagno di una vita Sartre, incontrato a La Sorbonne. La scrittrice approfondisce la sua routine tra letture e scrittura, il suo modo di vivere i legami e quelle decisioni che l’hanno vista oggetto di molte critiche. Il libro ripercorre la vita della Beauvoir e ci restituisce il ritratto di una persona determinata, che ha provato a tracciare una sua via per la felicità in un’epoca dove per le donne non c’erano molte possibilità.

L’opposto di me stessa Meg Mason (Harper Collins)

L’opposto di me stessa, il cui titolo originale è “Sorrow and Bliss”, cioè dolore e beatitudine –  parte dal giorno successivo alla separazione di Martha e Patrick.

Se dovessimo tracciare un parallelo ci troviamo di fronte a una sorta di Fleabag che oscilla fra gli estremi e che per tutto il suo matrimonioha cercato di diventare l’opposto di se stessa.

Questo romanzo racconta tante forme d’amore, la tenerezza di un padre, l’acerbo affetto della sorella, e quello di un marito gentile e paziente ma perplesso.

Avvertiamo anche la mancanza d’amore, quello che Martha non prova per se stessa e che è al centro di questa storia. Meg Mason ci regala una voce comica e disperata che esplora la salute mentale e chi siamo con e senza di essa.

La fine dell’amore – Tamara Tenenbaum (Fandango)

Cos’è l’amore oggi e come sarà domani. Se lo domanda la filosofa, giornalista e scrittrice Tamara Tenenbaum, nata e cresciuta in una comunità ebraica ortodossa di Buenos Aires.

Da giovanissima è passata dal mondo delle regole chiare consultabili dell’ortodossia al caos della civiltà moderna dove tutto è concesso ma non si sa mai fino a che punto.

“Nel ventunesimo secolo le nostre ambizioni amorose sono intrepide” spiega,“Non ci basta sposarci con una brava persona, uno che porti il pane a tavola, né basta una relazione che da fuori appare corretta e dal di dentro ci fa sentire miserabili”.

Con il suo libro indaga la ricerca di legami egualitari, pienamente soddisfacenti e onesti, insistendo sull’ansia sociale e personale di inseguire rapporti del genere quasi impossibili da mantenere. Il suo è un trattato che mette in discussione le etichette, le unioni tradizionali ed esplora le forme della sessualità, del desiderio e dell’affettività della contemporaneità.

Le vie dell’Eden – Eshkol Nevo (Neri Pozza)

L’autore israeliano torna in libreria con il suo numero preferito: il tre. Sono tre le novelle che fanno parte di “Le vie dell’Eden” e sono tre sostanzialmente le azioni che compiono i protagonisti: si discolpano, si giustificano, provano a spiegarsi.

Nevo ci regala un trittico concentrato sulle umane vicende di Omri, Ahser e Heli, che fanno parte del Borghesistan,“un’isola di ottusità e conservatorismo” che già avevamo scoperto in “Tre piani”. I tre tra nevrosi e manie, tra famiglie e mondo extraconiugale, compiono le loro scelte e soppesano le relative conseguenze. Ad accomunarli c’è la ricerca di un eden non ben definito. Di certo per raggiungerlo serve la redenzione, intesa anche in senso più laico, come una espiazione delle colpe e dei peccati.

L’amore al tempo dell’odio – Florian Illies (Marsilio)

Gli anni 30’, dalle agitazioni politiche e sociali all’instaurarsi dei regimi dittatoriali, sono stati contraddistinti da grandi polarizzazioni di odio e amore.

Ci sono i filosofi Sartre e la Beauvoir una delle coppie più discusse di Parigi, ma anche lo scrittore Miller che trascorre la sua ultima notte prima di tornare in America in un alberghetto di Aix-en Provencecon Anaïs Nin. C’è Walter Benjamin che aspetta di imbarcarsi per gli Stati Uniti e scrive a una prostituta francese di cui si è innamorato e che quando gli viene negato il visto per l’imbarco si suicida con la morfina.

Ci sono anche Marlene Dietrich che si destreggia tra film e amanti, l’allora promettente Salvador Dalì e le rocambolesche avventure dello scrittore Lion Feuchtwanger internato ben due volte e che riuscì a scappare da un campo di concentramento travestito da donna.

Sono gli anni in cui si aprono degli spiragli emancipazione, anni in cui le flapper rivoluzionano i costumi sociali e le donne cominciano a far sentire le loro proteste. Sono anche gli anni in cui lo scrittore Klaus Mann,aka Erika Mann, vive in piena libertà la sua omosessualità.

Il libro tra grandi personaggi e assurdi aneddoti svela i veri anni Trenta, l’ultimo baluardo di erotismo dei giganti della storia del Novecento.

Nina sull’argine – Veronica Galletta (Minimum Fax)

Questo breve romanzo, candidato da Gianluca Lioni al Premio Strega, racconta la storia di Caterina, detta Nina, a cui è stato assegnato l’incarico di dirigere i lavori dell’argine di Spina, frazione di Fulchré, un piccolo comune disperso nella pianura padana. Le è stato affidato perché alcuni dello studio per cui lavora sono sotto indagine; questa per lei è un’occasione importante ma mentre i lavori proseguono anche la sua vita diventa un cantiere. Il compagno Pietro la lascia sola con la gatta Nerina e con le misteriose figure che si aggirano intorno al cantiere.

È una storia di personale resistenza, dove gli umori e il tempo si fondono, il privato e il pubblico si intersecano, c’è la rabbia e l’amarezza anche se “per risolvere le cose ci vuole calma”.

La lotta contro il tempo e la piena diventa una metafora, in questo continuo «in battere e in levare», Nina sull’argine si protegge, torna alle origine, discende per ascendere. Con il peso del passato non si può restare a galla, «tutto insieme non si può tenere, e andare avanti significa sempre un po’ tradire».

Grand Tour sentimentale – Elisa Casseri (Solferino libri)

Il Gran Tour era il viaggio che molti secoli fa i nobili erano soliti fare per completare il loro percorso di studi.

Quello che ci propone la Casseri è un Grand Tour che dovrebbe preparare alle tante sfumature e pieghe che prende l’amore.

Il libro traccia un cammino di Santiago sentimentale, tragicomico e realista, totalmente postmoderno.

Amori, attrazioni, repulsioni, tristi epiloghi e incommensurabili traumi. Tutto si dimentica e tutto si ricorda quando si tratta di sentimenti, è questo il leitmotiv.

Un concentrato di storie, felici e sventurate, d’amore e di amori che erano destinati se non al lieto fine almeno ad essere raccontati.

Primo sangue – Amélie Nothomb (VOLAND)

Incontriamo il nostro protagonista per la prima volta quando si trova di fronte a un plotone di esecuzione, in procinto di essere fucilato. Ha ventotto anni e il motivo per cui si trova lì non è chiaro, ma sembra che lui e altri siano stati presi in ostaggio. Scopriamo poi che hatrascorso la sua infanzia in una famiglia aristocratica belga non convenzionale. A poco a poco ci rendiamo conto che stiamo leggendo, in effetti, la storia del padre della scrittrice. Il protagonista è proprio Patrick, un diplomatico che ha prestato servizio nell’ex Congo belga dove ha anche affrontato un plotone di esecuzione. Tra le righe pulsa il primo sangue, quello della scrittrice che torna alle origini omaggiando il padre recentemente scomparso, rivelando alcuni dei suoi segreti o, forse, provando solo a immaginare cosa si celasse dietro a tanti misteri.

Dive del cinema – Francesco Costa (Perrone editore)

Rita Hayworth una volta aveva detto: “Ogni uomo che ho conosciuto è andato a letto con Gilda… e si è svegliato con me”. Il suo fascino senza tempo, tra aneddoti e film, rivive insieme a quello di tante altre dive nel libro edito da Perrone. C’è Gloria Swanson il cui destino e la pellicola “Viale sul tramonto” hanno tracciato un incredibile unicum regalandoci la parodia di un’inquieta stella del cinema muto che vive nel ricordo del passato… c’è la regista Leni Riefenstahl che il Terzo Reich pensava di sfruttare per incanalare la sua potenza ma che invece si servì del Nazismo per costruire i suoi sogni di gloria.

Francesco Costa, scrittore, sceneggiatore, critico nonché docente di storia del cinema, svela come le prime dive hanno usato lo schermo anche per aggirare le limitazioni della società, per lanciare piccole rivoluzioni, per mettere la donna al centro. Attraverso le storie personali e la filmografia passiamo dalle dive del regime fascista in Italia alle sirene del cinema nazista in Germania, dalle star del dopoguerra a Hollywood, fino all’antidiva del Sessantotto e alle muse dei grandi registi, fino ai giorni di oggi. Lo scrittore ci regala i ritratti delle star più amate tra cui: Greta Garbo, Marlene Dietrich, Bette Davis, Loretta Young, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe, Elisabeth Taylor, Anna Magnani, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Virna Lisi, Claudia Cardinale, Lilli Palmer, Brigitte Bardot e Monica Bellucci.

Verso il paradiso di Hanya Yanagihara (Feltrinelli)

L’autrice del classico moderno “Una vita come tante” torna il libreria con un romanzo audace e brillante che abbraccia tre secoli. Hanya Yanagihara interroga l’amore e la storia in un romanzo che sembra profetico, ma in realtà approfondisce i più antichisentimenti umani. Attraverso un arco temporale di 200 anni, “To Paradise” inizia a New York nel 1893. Ci vengono dati subito un patriarca, una ricchezza, dei figli, un matrimonio combinato, un’eredità, un vero amore, una divisione di classe e una svolta significativa.

Yanagihara riscrive l’America, poiché la Guerra Civile in questa versione ha prodotto non un paese unito ma un conglomerato di territori, incluso un’area chiamata Stati Liberi dove il matrimonio gay è consentito.

L’orologio della scrittrice scandisce passato presente e futuro, e allora eccola immaginare uno scenario dispotico dove un virologo approfittando di una pandemia impone una dittatura.

Euforia – Elin Cullhed (Mondadori)

Questo romanzo ricostruisce l’ultimo anno di vita della poetessa americana Sylvia Plath.

La storia comincia con la sua seconda gravidanza e con una nuova avventura che lei e il marito Ted Hughes hanno intrapreso: ristrutturare una vecchia canonica lontana da Londra. Prima dell’arrivo deifigli, Ted e Sylvia erano partner in tutto ma ora Ted scompare facilmente nel suo studio mentre Sylvia si ritrova da sola, come un animale assediato dai suoi piccoli. Sylvia però desidera scrivere, amare, vivere, lasciare il segno nel mondo.

Prima di suicidarsi a soli 30 anni, in un doloroso fermento artistico, tira fuori ogni emozione repressa e la trasforma in arte. Un romanzo, tantissime poesie e i suoi diari. Il sogno familiare infranto, la solitudine e il tradimento, le difficoltà economiche, l’impresa della scrittura, le nevrosi, sono al centro di questo monologo interiore di Sylvia, insieme ai suoi pensieri, le sue paure e i suoi sentimenti. Proprio lei che si vedeva come la “donna condannata a morte”, mentre Hughes era “stato creato per la vita”.

Ribellarsi con filosofia – Matteo Saudino (Vallardi)

Chi ha studiato filosofia si sarà sentito chiedere ma qual è la sua utilità, a che serve tanto pensare?

Questo libro attraverso i grandi pensatori di ogni secolo traccia una mappa di bellezza e conoscenza.

Lafilosofia anche quando non trova riscontro in tanti aspetti delle nostre vite moderne in realtà sottende ogni cosa. È grazie alla filosofia che possiamo capire e provare a cambiare la società e la nostra vita. Perché filosofate non è solamente un mero atto di ribellione control’utilitarismo del nostro tempo, ma ci consente anche di sviluppare un pensiero autonomo.

Saudino ci mostra come il coraggio delle idee possa impattare sulla nostra esistenza: c’è Kant, che ha sfidato il re di Prussia Federico Guglielmo perdifendere un’idea, oppure Anassimandro, coraggioso evoluzionista ante-litteram, o la leggendaria e geniale Ipazia, astronomae matematica, esempio di emancipazione femminile e disobbedienza civile. MatteoSaudino – conosciuto come BarbaSophia – ci costringe a guardarecon occhi nuovi la vita attraversole lenti della filosofia, conducendoci alla scoperta del pensiero critico, strumento essenziale per rivoluzionare le nostre esistenze.

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