La sessione primaverile dell’asta di Arte Moderna e Contemporanea di Aste Boetto è in calendario per il 26 aprile a Genova e propone oltre 160 lotti di artisti italiani e internazionali pronti a destare interesse nei collezionisti sia italiani che non

La figurazione italiana è rappresentata da un importante lavoro di Mario Tozzi, conle tipiche silhouette femminili dal titolo “Isabelle e Brigitte (Fanciulle al mare)” del 1967, presentato a una stima di € 32.000/35.000; due interpretazioni marine del delicato ma potente artista siciliano Piero Guccione (la più grande,“Il cavo e le linee del mare” del 1972 quotata 3-4.000 €); tre importanti chine di Renato Guttuso, un cavallo di Giorgio de Chirico, simbolo mitologico di una cultura classica, sempre attuale (€ 22.000/28.000) e un vaso di fiori di Filippo De Pisis del1939 (€ 14.000/15.500).

Nella sezione By Italy saranno proposte opere di importanti autori del Bel Paese. Alighiero Boetti è presente con un delicato lavoro su carta intelata, “Cieli ad alta quota”, del 1988 stimato € 15.000/17.000; Fausto Melotti con un ottone del 1970. L’elegante scultura,  intitolata “Altalena” è simbolo della leggerezza e della capacità dell’artista di rappresentare la stabilità e la staticità con l’essenzialità e il minimalismo etereo sempre governato da una raffinatezza controllata e da una capacità di sintesi rara. Stima € 38.000/45.000.

Piero Dorazio è in asta con un importante reticolo rosso del 1966 “T Rosso 2“, che imprigiona le linee in incroci misurati che a tratti diventano trasparenti. E’ stimato € 40.000/70.000 ed è stato scelto come copertina del catalogo. Anchille Perilli con l’olio del 1970 “L’anima costipata” (€ 9.000/12.000). Di Mario Schifano compaiono tre lavori. Di questi segnaliamo “Campo per il grano” del 1984, una classica rappresentazione della capacità pittorica e cromatica espressa in una verticalità alternata, ma costantemente controllata (€ 8.000/14.000); Enrico Baj con due opere del suo periodo più significativo, ovvero quando la sperimentazione e l’utilizzo dei materiali inusuali si accostava a quella denuncia “patafisica” che ironizzava, riconoscendone comunque la drammaticità, sulla guerra e sui personaggi che la governano; Renato Mambor con “Uomo segnale”, un raro esempio pop del 1962, anni in cui gli artisti di Piazza del Popolo esercitavano al massimo delle loro potenzialità le loro fantasie creative con soluzioni estremamente innovative dai contenuti spesso sociali, politici e di irriverenza.

Salvatore Mangione, alias Salvo, è in catalogo con quattro lotti. I più significativi sono un’interpretazione notturna con il classico lampione, simbolo di uno scorcio urbano e una marina di San Nicola d’Arcella, ripetutamente dipinta in differenti versioni. Stimano rispettivamente 9-12 mila euro e 16-20 mila euro. 

Afro Basaldella viene rappresentato con una china su carta “Senza titolo” del 1965 (€ 6.500-8.000). Per la scultura emerge una figura in posizione fetale dalle linee minimali di Oliviero Rainaldi. Si segnalano anche Paola Pivi, una tra le più importanti artiste internazionali che gioca con le cose del mondo mettendo lo spettatore al centro dell’esperienza, in asta con “Divano letto 2001” (tecnica mista cm 18x39x44, € 5-7 mila) e Francesco Vezzoli, che con le sue icone popolari ricamate rielabora il concetto di celebrità di ieri e di oggi, attraverso una sua personalissima visione della contemporaneità. Il trittico in vendita “Jean Cocteau” quota 25.000-35.000 €. Sempre legati alle generazioni più attuali troviamo Sissi, Cesare Viel e Vanessa Beecroft.

 

Nel settore Worldwide spicca Georges Mathieu. Alla fine degli anni Quaranta, subito dopo la seconda guerra mondiale, si sviluppa in Europa un movimento aniconico, che si fa bandiera ideologica di un malessere che in letteratura viene espresso da Sartre e Camus e definito Esistenzialismo. In Francia, il teorico Michel Tapié lo raggruppa in una corrente che lui stesso definisce Informel, di cui fa parte Mathieu, insieme, tra gli altri, a Soulages e Hartung. Segno, gesto e materia sono gli elementi che caratterizzano il movimento e di cui Mathieu è sicuramente interprete, dapprima sposando la filosofia Zen attraverso l’esecuzione minimale del segno e poi con un intreccio di gesto e materia che diventa un linguaggio distintivo. Dell’autore, che sta vivendo una grande rivalutazione espositiva e commerciale, sono presentate in asta due importanti opere degli anni’ 80. Una è il top lot dell’asta, “L’ennui affamé” del 1980 quotato € 190.000/250.000.

Fra gli altri autori presenti in questa sezione citiamo Ben Vautier, Joseph Beuys, Gerard Schneider, Paul McCarthy, controverso artista americano che esplora e contestualizza i suoi personaggi in atmosfere inquietanti, risultando allo spettatore spesso fastidioso e irriverente; Ugo Rondinone, artista poliedrico che dalla fotografia alla scultura si distingue nel contemporaneo per la sua capacità introspettiva abbinata ad un’estetica spesso volutamente accattivante. Ed Paschke, il cui interesse infantile nell’animazione e nei cartoni animati, sono stati interpretati magistralmente nel campo delle arti visive con risultati sorprendenti (4-5 mila euro).

La sezione presenta un piatto di notevoli dimensioni di Wifredo Lam, una rara esecuzione in ceramica, testimonianza dei soggiorni albisolesi del grande maestro cubano e opere di alcuni artisti giapponesi come Hu You Ben, Imai e Kimoura Chuta e del cinese Hsiao Chin.

 

Arte Moderna e Contemporanea
Martedì 26 Aprile 2022

Preview (Selezione Opere)
Milano, Foro Buonaparte 48
20 – 21 aprile 2022, ore 10.00 -18.00

Aste Boetto
Mura dello Zerbino 10 rosso – 16122 Genova
Tel. +39 010 25 41 314
asteboetto@asteboetto.it
www.asteboetto.it

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