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Folklore Espresso. Miti e leggende italiane in un libro della Scuola Romana dei Fumetti

Folklore Espresso Folklore Espresso
Folklore Espresso, Scuola Romana dei fumetti
Folklore Espresso, Scuola Romana dei fumetti

Un volume di 150 pagine con le leggende italiane raccontate a fumetti, dal titolo Folklore Espresso. Questa è l’idea realizzata da un collettivo di allievi della Scuola Romana dei Fumetti e presentata nelle scorse settimane alla fiera Romics.

Nel mondo dei comics, le leggende e i miti sono spesso associati alle atmosfere nordiche e celtiche, oppure giapponesi. I ragazzi del terzo anno di corso della Scuola Romana dei Fumetti, nota fucina di talenti nella capitale, hanno pensato, invece, di mettere in campo la tradizione italiana. Così è nato Folklore Espresso, un progetto illustrato che contiene storie e leggende da nord a sud: dalla Val d’Aosta alla Campania, da Roma a Napoli, spesso con lo sfondo di monumenti e luoghi artistici italiani.

La cerva fatata, Folklore Espresso
La cerva fatata, Folklore Espresso

Così Gabriele Buttafuoco ha illustrato una parte de “Lo cunto de li cunti”, la raccolta di fiabe napoletane che ispirò il regista Matteo Garrone per il film fantastico “Il racconto dei racconti”. Giorgia Rosati ha disegnato la leggenda del drago di Terni; mentre Eleonora Luceri ha creato la storia che dà il nome alla raccolta, nella quale, durante un viaggio in treno, un anziano racconta a due ragazzi le storie mitiche e le leggende delle varie zone d’Italia. Altri allievi si sono ispirati a Michelangelo, mentre scolpisce una statua nella Basilica di San Pietro; o alla canzone napoletana “Tamurriata Nera”. Protagoniste assolute, in ogni tema affrontato, sono la fantasia e la creatività che danno luogo a immagini e narrazioni inaspettate.

La leggenda del drago di Terni, Folklore Espresso
La leggenda del drago di Terni, Folklore Espresso

La copertina del volume è stata illustrata dal fumettista ed ex allievo della Scuola, Mirko Milone. Ora il libro è disponibile per l’acquisto online. I proventi serviranno ai ragazzi per autofinanziare l’ultimo scorcio del percorso di studi e l’imminente ingresso nel mondo del lavoro.

 

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