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I numeri e i labirinti di Adriano Attus in mostra alla Banca Cesare Ponti

Banca Cesare Ponti, piazza del Duomo, Milano. Installation view Numerismi. Ph. Matteo Zarbo

Per celebrare i suoi 150 anni di attività, dal 7 maggio al 28 ottobre 2022 Banca Cesare Ponti presenta al pubblico, nella storica sede di piazza del Duomo a Milano, la mostra Numerismi di Adriano Attus, artista e Direttore Creativo de Il Sole 24 Ore. L’esposizione, a cura di Rosa Cascone è un progetto inedito che nasce dalla stretta relazione fra la tradizione e l’identità della banca e il linguaggio contemporaneo e numerico dell’artista.

Realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Anabasi, affiancata dall’expertise del team arte di Pavesio e Associati with Negri-Clementi, la mostra raccoglie una selezione di lavori esemplificativi della produzione di Attus – parte delle serie Neometrie e Numerage  accanto a installazioni site-specific eseguite per l’occasione. Tra queste l’opera 150, appositamente creata per celebrare l’anniversario della nascita di Banca Cesare Ponti, e la serie Planetario Numerico, presentata al pubblico in formato cartaceo e digitale NFT, fruibile su schermi. Il percorso espositivo si sviluppa lungo il piano terra della sede di Piazza del Duomo, e attraverso le vetrine, rendendo la mostra visibile in parte anche dall’esterno, in continuo dialogo con la Piazza e la città.

Adriano Attus, Labyrinth, dalla serie Neometrie, 2018-2022, tessere di carta stampate su cartoncino, montaggio su lastra d’acciaio verniciata a polvere, 80 x 80 x 3 cm. Courtesy Galleria L’Affiche – Milano

Fondata nel 1871, Banca Cesare Ponti è una storica realtà milanese specializzata nel private banking che offre, tra gli altri, anche un servizio dedicato di art consulting. Il dialogo tra l’arte e la Banca ha radici lontane: la sede milanese, dove in passato sono state ospitate diverse mostre d’arte, conserva alcune opere di grande valore artistico, fra cui in particolare la grande tela di Francesco Hayez dal titolo “Maria Stuarda nel momento che sale al patibolo (1827). Volgendo l’attenzione al contemporaneo e, insieme, valorizzando la storicità e la tradizione del luogo, la mostra di Attus mette in luce la capacità della banca di interfacciarsi con i linguaggi più attuali e di raccoglierne gli stimoli innovativi con grande lungimiranza.

Adriano Attus è noto per l’uso, nelle proprie opere, di un “linguaggio numerico” , aprendosi allo studio della forma e della grafica. Le sue opere giocano sulle combinazioni tra numeri e tessere di mosaici, denunciando l’utilizzo del numero come linguaggio spesso frainteso. Inserite nel contesto di Banca Cesare Ponti, le opere dell’artista diventano una chiave di lettura innovativa del lavoro che viene svolto quotidianamente all’interno della Banca e di come il pubblico – e la clientela – recepisce e legge gli stessi numeri.

Ad aprire il percorso quattro Neometrie (2016), ovvero mosaici dai colori accesi e sgargianti nei quali la cifra numerica scompare visivamente per diventare la matrice moltiplicativa che permette di generare infinite combinazioni in cui ogni tessera è uguale e allo stesso tempo diversa dalle altre. Alcune Neometrie nel corso della mostra saranno modificate dall’artista, variate nel loro aspetto con cadenza mensile, dando vita a una percezione dell’opera sempre nuova. Il percorso propone inoltre una selezione di opere tratte dalla serie Numerage (2014-2015), collage su carta con numeri da 1 a 100 ritagliati da quotidiani di tutto il mondo e, nella sala d’attesa, sarà possibile interagire con alcune opere pensate per stimolare e incuriosire il pubblico.

Banca Cesare Ponti, piazza del Duomo, Milano. Installation view Numerismi. Ph. Matteo Zarbo

Due lavori inediti completano l’incontro fra tradizione e innovazione all’interno della mostra: appositamente creata per celebrare l’anniversario della fondazione di Banca Cesare Ponti, l’opera 150 (2022) è un grande totem realizzato con tessere in carta, cartoncino e magneti raffiguranti i numeri “1”, “5” e “0”.

La nuova serie Planetario Numerico (2021), anch’essa realizzata per l’occasione, si configura invece come un’esplosione dinamica di punti e linee colorate in cui i numeri da “1” a “100”, richiamano costellazioni o fuochi d’artificio. L’artista utilizza per quest’opera il medium dell’NFT (Non-Fungible Token), ovvero una tipologia di opera crittografata la cui irriproducibilità e autenticità è rappresentata da un codice chiuso (blockchain). Questa nuova opera riporta i numeri nella loro dimensione naturale. Un caleidoscopio di colori, punti e rette in un progetto che vuole rappresentare tutte le cifre da uno a cento attraverso la loro figurazione. Un tentativo di ridare ai numeri un nuovo senso estetico e un nuovo ordine nel caos delle informazioni nelle quali siamo immersi. Presentando la stessa opera con due formati diversi, Attus vuole evidenziare le differenze e stimolare un pensiero critico tra fisico e digitale, tra statico e in movimento.

Numerismi rappresenta il primo appuntamento di un progetto più ampio e strutturato intitolato Banca Cesare Ponti Art Projects, palinsesto di iniziative multidisciplinari pensate per aprire la Banca alla città e creare nuove occasioni di incontro sui temi dell’arte e della creatività.

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