A promuovere Dancing Studies è la Collezione Pinault, che a Venezia mette in scena una serie di spettacoli ispirati alla mostra Bruce Nauman: Contraposto Studies. A vestire gli artisti è Bottega Veneta.
Per la sua prima collezione come direttore creativo di Bottega Veneta, presentata la scorsa stagione a Milano, Matthieu Blazy si era ispirato alla celebre scultura di Boccioni, Forme Uniche della Continuità nello Spazio (1913). Il suo passo deciso era lo stesso che i modelli e le modelle compivano con indosso gli abiti dalle silhouette scultoree.
Ora Bottega Veneta si cimenta in una nuova iniziativa artistica, proprio nella città natale del brand: Venezia. Dancing Studies è il titolo di una serie di performance che fino al 19 giugno 2022 animano le varie sedi della Collezione Pinault. Ovviamente, come suggerisce il nome, i progetti sono da intendersi in relazione alla mostra Bruce Nauman: Contraposto Studies, fino al 27 novembre a Punta della Dogana.
La mostra presenta i video delle performance sperimentali di Nauman, perlopiù incentrate sul corpo umano. A partire da una reinterpretazione del suo video del 1968 Walk with Contrapposto, in cui l’artista tentava di mantenere una posa chiastica mentre camminava lungo il corridoio del suo studio.
I curatori della mostra, Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois, hanno reclutato i migliori coreografi per sviluppare nuove performance ispirate al lavoro di Nauman. Tra questi William Forsythe, che il mese scorso ha messo in scena il primo episodio di Dancing Studies al Teatrino di Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
Questa settimana, la ballerina e coreografa americana Pam Tanowitz presenta Dancing the Studio (fino al 5 maggio 2022), una versione astratta di Mapping the Studio di Nauman, in cui i suoi ballerini si esibiscono subito nel foyer del Teatrino di Palazzo Grassi esplorando il tema tardo rinascimentale del contrapposto (contrapposizione). E qui entra in scena Bottega Veneta, che ha cucito gli abiti per i performer.
Blazy è intervenuto anche nella realizzazione dei costumi per le esibizioni della ballerina, coreografa e scrittrice greca femminista Lenio Kaklea. Le sue Sonatas and Interludes, ispirate all’omonima composizione di John Cage, vedevano al centro del palco le ballerine afroamericane Syvilla Fort e Pearl Primus. Lo spettacolo, accompagnato dalla musica del pianista Orlando Bass, si è tenuto durante il weekend di apertura della Biennale di Venezia.
Per Blazy, collaborare con i ballerini è stato naturale. “Una delle mie principali preoccupazioni per gli abiti che disegno per Bottega Veneta è quella del movimento; il corpo in movimento determina gran parte del mio design. Ci incontriamo in un senso di performance dal vivo, qualcosa che va al di là della moda, dove costume, abbigliamento e un senso radicale di libertà di espressione si scontrano“.